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Mattino di Padova – Quattro treni soppressi, nuove proteste

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

3

gen

2014

L’incidente di un merci nel Veronese ha rallentato tutte le corse da e per Padova.

Accuse dei passeggeri sul web

Un treno merci, ieri, alle 16.45, si è rotto mentre percorreva il tratto fra le stazioni di San Bonifacio Veronese ed Altavilla Vicentina. Di conseguenza è rimasto sconvolta anche tutta la circolazione dei treni passeggeri nella tratta fra Verona Porta Nuova e Padova/Venezia. Sino a sera tutti i treni da e per Venezia hanno riportato ritardi sino a 80 minuti mentre, nella fascia oraria tra le 17 e le 19.15, risultavano cancellati già quattro treni. Ossia l’Eurostar Freccia Bianca, proveniente da Venezia, per Milano che parte da Padova alle 18.14, i due treni regionali delle 18.05 per Venezia (arrivo previsto alle 18.55) e delle 19.05 (19.55). Soppresso anche il regionale veloce Venezia-Verona, che parte da Padova alle 19.40. In sole due ore, quindi, sono stati cancellati quattro treni per lo scontato effetto domino che causa un treno che accusa un guasto su una linea a soli due binari e non a quattro, come, invece, non può succedere, ad esempio, sulla linea Mestre-Padova, che è a quattro binari dal 2008. Fra i convogli che hanno accusato un grande ritardo c’è anche quello diretto a Venezia che parte alle 17.14 ed arriva a Santa Lucia alle 17.40. Intorno alle 18.15 accusava già un ritardo di 75 minuti. Ed i disagi che, ieri pomeriggio, hanno dovuto sopportare i viaggiatori diretti o in arrivo a Padova e Venezia, non sono finiti con il treno che si è guastato nel tratto tra Vicenza e Verona. Il treno Eurostar Lecce–Bari- Venezia, in arrivo nella città del Santo alle 21.39, alle 17 risultava ancora fermo tra le stazioni di Termoli e Vasto per uno stop sulla linea ferroviaria a causa di un allarme bomba lanciato da una telefonata anonima alle 16.30. I passeggeri diretti, quindi, a Padova, Venezia o addirittura a Treviso, sono arrivati alle rispettive destinazioni nel cuore della notte. Per tutto il giorno il servizio twitter «trenitardo» ha diffuso ritardi sulla linea padovana segnalati da utenti spazientiti: 44 minuti sul Padova-Bologna delle 18.30, 20 minuti sul Venezia -Trieste delle 15, o sulla Padova-Belluno. A volte sono stati espressi giudizi sarcastici: «Orari nuovi, ritardi vecchi» è stato il commento più diffuso.

Felice Paduano

 

TRASPORTI ferroviari

Guasto a un treno, ritardi fino a 80 minuti

Pomeriggio di disagi sulla linea per Milano. Pendolari rimasti bloccati alla Stazione 

Un treno merci, ieri, alle 16.45, si è rotto mentre percorreva il tratto fra le stazioni di San Bonifacio ed Altavilla Vicentina. Di conseguenza è rimasto sconvolta anche tutta la circolazione dei treni passeggeri nella tratta fra Verona Porta Nuova e Padova/Venezia. Sino a sera tutti i treni da e per Venezia hanno riportato ritardi sino a 80 minuti di ritardo, mentre, nella fascia oraria tra le 17 e le 19.15, risultavano cancellati già quattro treni. Ossia l’Eurostar Freccia Bianca, proveniente da Venezia, per Milano che parte da Padova alle 18.14, i due treni regionali delle 18.05 per Venezia ( arrivo 18.55 ) e delle 19.05 ( 19.55), Soppresso anche il regionale veloce Venezia -Verona, che parte da Padova alle 19.40. In sole due ore, quindi, sono stati cancellati quattro treni per lo scontato effetto domino che causa un treno che accusa un guasto su una linea a soli due binari e non a quattro, come, invece, non può succedere, ad esempio, sulla linea Mestre-Padova, che è a quattro binari dal 2008. Fra i convogli che hanno accusato un grande ritardo anche quello diretto a Venezia che parte alle 17.14 ed arriva a Santa Lucia alle 17.40. Intorno alle 18.15 accusava già un ritardo di 75 minuti. Ed i disagi che , ieri pomeriggio, hanno dovuto sopportare i viaggiatori diretti o in arrivo a Padova e Venezia, non sono finiti con il treno che si è guastato nel tratto tra Vicenza e Verona. Il treno Eurostar Lecce – Bari- Venezia, in arrivo nella città del Santo alle 21.39, alle 17 risultava ancora fermo tra le stazioni di Termoli e Vasto per un suicidio.

( f.pad.)

 

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