Nuova Venezia – Autostrade: Lupi affronta i rincari
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
15
gen
2014
Oggi il ministro incontra le concessionarie.
L’appello della Cav, la critica della Cgil
VENEZIA – Primo round governativo sul versante, sempre caldo, dei rincari autostradali. Oggi il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi incontrerà i dirigenti dell’Aiscat, l’associazione delle società concessionarie e il confronto, verosimilmente, verterà intorno a due temi principali: le misure possibili per attenuare l’aggravio tariffario introdotto ai caselli a partire dal primo gennaio, particolarmente oneroso per i lavoratori pendolari e gli autotrasportatori; e la revisione complessiva del sistema delle concessioni sulla rete, che lo stesso Lupi giudica non più in linea con le mutate condizioni del mercato.
«La nostra richiesta al ministro è quella di prolungare la concessione della Cav sul tratto Padova-Venezia dagli attuali 23 a una quarantina d’anni», conferma il presidente Tiziano Bembo «perché questo ci consentirebbe di spalmare su un arco maggiore il piano di rientro dal debito contratto per costruire il Passante, così da permettere di ragionare concretamente su sconti e abbonamenti di favore, altrimenti impossibili per ragioni di bilancio».
Il Passante (44,7 km dei quali 12,7 a pedaggio) è costato circa 1 miliardo in project financing; Cav finora ha ripianato 350 milioni, il resto attende rimborso: «Ho fiducia nella capacità di trovare una soluzione da parte di Lupi, che si è sempre dimostrato vicino ai problemi della gente», dichiara il governatore Luca Zaia «il nostro problema prioritario sono i pendolari e se il Governo decidesse di farli circolare gratis in autostrada sarebbe un bel segnale»; e il debito del Passante? «La Cav è una società interamente pubblica, se il ministero decidesse di accollarsi la tranche residua del mutuo, farebbe un’ottima cosa e ci consentirebbe di tagliare i pedaggi senza ingrassare alcun soggetto privato. Ricordo che a Roma noi versiamo 21 miliardi all’anno».
Critica e articolata, infine, la posizione di Ilario Simonaggio, il segretario veneto della Filt-Cgil: «Intorno e dentro al mondo delle autostrade ci sono affari, decisioni e responsabilità del Governo nazionale, delle Regioni, dell’Anas, dei concessionari, delle tante società di costruzioni e di servizi, tutti interessati e attenti alla conservazione delle rendite».
«Questo mondo veneto», continua il sindacalista «è stato sinonimo di molti favori politici ad amici costruttori e banchieri, al territorio con risposte localistiche ingiustificate e sprechi tra i quali la nascita di società di scopo e diversificazioni del core business perennemente in perdita. Ora non è possibile continuare come se la pesantezza della crisi non avesse colpito duro tutta l’economia regionale delle imprese e delle persone: abbiamo pedaggi troppo alti che generano ormai il calo consolidato della domanda, che è allontanata dalla crisi economica e dalla insostenibilità delle tariffe. Per uscire da questa situazione indisponibile è necessario modificare gli assetti fondamentali dei “signori delle autostrade” con determinazione e coraggio».