Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

TRASPORTI – L’assessore Chisso risponde alle accuse. E si appella al Consiglio: «Per avere più servizi servono più fondi»

VENEZIA – Perché la Regione Veneto non paga Trenitalia. L’accusa era stata rivolta dall’ingegnere Maria Giaconìa, responsabile di Trenitalia per Veneto e Friuli Venezia Giulia, durante la seduta della commissione Trasporti a Palazzo Ferro Fini. Interpellato, l’assessore ai Trasporti Renato Chisso ieri ha dettagliato la situazione debitoria della Regione.
1) I 3 milioni costituiscono, approssimativamente, la spesa “a catalogo” (il “listino” prezzi” di Trenitalia) dei servizi ferroviari ulteriori richiesti a Trenitalia dopo la definizione dell’orario cadenzato, nonché per i servizi effettuati con bus sostitutivi. La quantificazione è approssimativa in quanto alcuni servizi sono stati attivati subito, altri non ancora. La spesa – ha spiegato l’assessore – va rinviata alle decisioni consiliari sul bilancio, nella logica più volte enunciata da molti rappresentanti consiliari secondo i quali la Regione dovrebbe investire di più per dare le risposte necessarie ai cittadini.
2) I 23 milioni relativi ai servizi svolti nell’anno 2012 sono in realtà 20 milioni 475 mila euro. Nel 2012 – ha spiegato Chisso – il trasferimento dei fondi statali è calato rispetto a quanto era stato previsto. Palazzo Balbi, con la delibera 1923 del 28/10/2013, ha reperito le risorse necessarie alla copertura del debito. Dunque, il debito c’è, ma è solvibile. Si attende il prescritto parere del ministero delle Infrastrutture e del ministero dell’Economia per dar seguito al pagamento.
3) I 15 milioni di euro di debito relativi al cofinanziamento di treni acquistati e messi in esercizio da Trenitalia, sono stati definiti con il contratto 2009-2014. In pratica il pagamento del contratto da parte della Regione è comprensivo della quota parte di quei treni.
4) Quanto alla somma aggiuntiva per l’orario cadenzato (da 130 a 140 complessivi), Chisso aveva già spiegato che sulla carta mancano meno di 10 milioni e che saranno reperiti o col bilancio 2014 o con l’assestamento o con le probabili multe a Trenitalia per ritardi e disservizi.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui