Nuova Venezia – Treni “Non si possono chiedere altri sacrifici agli utenti”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
24
gen
2014
TRENI, LE REAZIONI ALL’ANNUNCIATO AUMENTO DELLE TARIFFE
PADOVA – Dal primo gennaio, per andare da Padova e Venezia, non si devono più sborsare 3.55, ma 3.60 euro. In pratica spostarsi in treno in Veneto costa tra i 5 e 10 centesimi in più, mentre sono cresciuti anche i prezzi degli abbonamenti. In genere di un euro al mese. Nonostante i recenti aumenti, l’assessore alla Mobilità, Renato Chissso, nell’ultima riunione con Trenitalia e con gli esponenti politici, non ha avuto peli sulla lingua nell’anticipare che, già a partire dal prossimo primo giugno, sarebbe necessario un ulteriore aumento delle tariffe. In questo caso aumenterebbero solo i prezzi dei singoli biglietti, non quelli degli abbonamenti.
«No», sottolinea Roberto Nardo, della segreteria regionale di Adiconsum Cisl, «non ci stiamo. I prezzi attuali dei biglietti sono già alti. Non possiamo chiedere altri sacrifici agli utenti, che hanno gli stipendi e le pensioni bloccati da cinque anni. E poi perché i viaggiatori dovrebbero pagare di più quando la qualità del servizio non è ancora soddisfacente?».
Più possibilisti Ilario Simonaggio, segretario regionale della Filt–Cgil, e Davide Grisafi, presidente di AssoUtenti del Veneto. «Un leggero ritocco delle tariffe delle singole corse, ma non degli abbonamenti ci può anche stare» osserva Simonaggio», «ma i prezzi degli abbonamenti devono restare gli stessi. Gli eventuali, piccoli, aumenti, poi, dovranno entrare in vigore solo dopo che Regione e Trenitalia avranno effettuato i miglioramenti e gli aggiustamenti promessi, e non dopo. Ma, per mettere in atto un servizio di qualità, devono essere acquistati 80 nuovi treni. Ogni convoglio costa dieci milioni di euro. Quindi i ritocchi delle tariffe serviranno a poco se la Regione non mette sul piatto nuove e cospicue risorse».
Sintetico il commento di Grisafi. «L’orario cadenzato è un grande vantaggio. Non è vero che dal 15 dicembre tutto va male. Questo è solo sfascismo. Servono soltanto alcuni miglioramenti. Se serve un lieve ritocco per le tariffe, ma non per gli abbonamenti, ben venga. Non è questo il vero problema ai fini di un servizio più efficiente e qualificato» .
Il contratto con Trenitalia, ha ricordato l’atro giorno Costantino Toniolo (Pdl-Ncd), presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale, si attesta sui 156 milioni l’anno, Iva compresa. «La cifra ad oggi», spiega Toniolo, non è totalmente coperta: mancano una decina di milioni di euro che si dovranno trovare nelle pieghe di bilancio».
Felice Paduano