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L’OPINIONE

di Alfiero Farinea  – Assessore comunale allo Sviluppo economico e Sportello unico Porto Marghera

Lo sviluppo di Porto Marghera richiede unità di intenti e condivisione degli obiettivi. Con la Conferenza di servizi per il sito di interesse nazionale di Porto Marghera del 19 dicembre 2013, sono stati approvati gli ultimi progetti di bonifica e di risanamento ambientale ancora in giacenza, consentendo l’avvio di nuovi investimenti e nuove iniziative imprenditoriali nell’area di Porto Marghera. Questi provvedimenti, oltre a confermare l’efficacia dell’Accordo di programma del 16 aprile 2012 che ha semplificato l’iter procedurale dei progetti di bonifica, ha evidenziato l’importanza e l’utilità del coinvolgimento e della collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti nel processo di riconversione economica dell’area. Unità di intenti e collaborazione tra enti e istituzioni restano fattori indispensabili per gestire la complessità dell’area e per affrontare con determinazione le questioni che continuano a condizionare lo sviluppo di Porto Marghera. Mi riferisco, in particolare, a due temi di sicura rilevanza per il futuro del polo industriale che dovranno essere affrontati nell’imminente futuro: l’immissione sul mercato di aree industriali dismesse e la definizione dell’assetto fisico e infrastrutturale di Porto Marghera. Sulla prima questione il Comune di Venezia e la Regione Veneto stanno promuovendo le azioni necessarie a perfezionare in tempi brevi l’acquisto in blocco, per il tramite di una Newco da essi interamente controllata, di aree di proprietà Syndial che consentirà di mettere a disposizione del rilancio di Porto Marghera aree industriali a prezzi competitivi. Ulteriori aree libere o liberabili sono offerte da altri soggetti presenti nell’area che auspicano l’insediamento di nuove attività industriali. Per queste ultime è necessario contrastare ogni intento speculativo definendo le destinazioni d’uso e le funzioni da sviluppare nei diversi ambiti. Relativamente alle questioni urbanistiche, sottolineo la straordinarietà della nuova stagione di pianificazione e programmazione, in fase di avvio, in cui Comune di Venezia e Autorità portuale di Venezia si accingono a definire i propri strumenti di governo del territorio. La condivisione di scenari di sviluppo di Porto Marghera che, considerando le caratteristiche e le specificità dell’area, ne confermino la vocazione industriale e portuale e l’elaborazione di una pianificazione urbanistica condivisa, andando anche oltre il mero adempimento degli obblighi previsti dall’articolo 5 della legge 28 gennaio 1994, numero 84, rappresentano passaggi fondamentali per creare le condizioni per attrarre nuovi investimenti. La necessità di un maggior coordinamento nel governo delle trasformazioni fisiche e funzionali che stanno interessando Porto Marghera è emersa anche dall’indagine conoscitiva sulle attività economiche presenti nell’area industriale promossa da Comune, Autorità portuale ed Ente della zona industriale. Porto Marghera è infatti caratterizzata dalla presenza di un ricco e stratificato insieme di iniziative, programmi, piani, progetti che, a scale e in tempi diversi, delineano scenari e prospettive alternativi per l’area industriale, tra i tanti, ricordo le iniziative promosse dall’Autorità portuale per favorire lo sviluppo portuale e logistico dell’area, i progetti legati alla “green economy” e alla ricerca di soluzioni energetiche alternative promossi da aziende ed enti storicamente presenti nella zona industriale, lo sviluppo del terziario avanzato e delle attività innovative confermate anche dalla recente approvazione del Piano di concordato di Vega Scarl con cui viene garantita la continuità delle attività svolte all’interno del Parco scientifico e tecnologico. Molte quindi sono le opportunità da cogliere e le azioni da intraprendere. Ma solo la collaborazione e la coesione di tutti i soggetti coinvolti potrà assicurare le condizioni indispensabili per lo sviluppo di Porto Marghera e l’avvio di processi produttivi moderni, innovativi e ambientalmente sostenibili.

 

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