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ASSEMBLEA – Gli agricoltori presentano il conto dei problemi rimasti irrisolti da anni

Semplificazione burocratica, innovazione, tutela del made in Italy e dell’ambiente. Sono le urgenze per gli agricoltori ribadite dalla Cia Venezia nel corso della sesta assemblea, svoltasi nei giorni scorsi, in cui Paolo Quaggio è stato rieletto presidente per altri quattro anni. Cambio invece alla vice presidenza con l’elezione di Matteo Boso.

L’assemblea è stata l’occasione per fare il punto della situazione dell’agricoltura veneziana e veneta, e per lanciare un appello ai numerosi politici presenti, tra cui il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, il senatore Mario Dalla Tor, il consigliere regionale Bruno Pigozzo e l’assessore provinciale Lucio Gianni:

«Alcuni problemi di quattro anni fa ce li trasciniamo ancora – spiega Quaggio -, a partire dall’urgenza di semplificazione burocratica che predichiamo da tempo ma su cui la politica è latitante e ha un atteggiamento quasi grottesco. La situazione continua a peggiorare, e a tutto questo si è aggiunto il cosiddetto “spesometro” inserito nella Legge di stabilità la notte prima della sua approvazione che sta mettendo in grandi difficoltà 600mila piccole aziende esonerate dall’obbligo della tenuta di contabilità Iva. Per questo problema e per far fronte ad altre difficoltà ora è necessario che ogni agricoltore, oltre ad impegnarsi all’interno della sua azienda, dia il suo contributo anche all’esterno e dall’associazione, diventando determinante per tutta l’agricoltura».

Per far fronte alle difficoltà nella commercializzazione dei prodotti invece la Cia punta sulla cooperazione: «La provincia di Venezia è caratterizzata dalla presenza di frammentazione e di numerose aziende molto piccole che non riescono a portare i prodotti oltre la loro zona. La nascita delle “Organizzazioni di Produttori Agricoli” potrebbe contribuire a diventare più forti e a cercare nuovi mercati».

Per il nuovo vicepresidente Boso è inoltre fondamentale portare avanti delle iniziative contro il consumo di suolo:

«In giunta e nel direttivo della Cia ci sarà una nuova ondata di gioventù che punterà al rinnovamento del settore agricolo. Allo stesso tempo vogliamo condurre delle battaglie per preservare il territorio e il suolo, partendo da azioni di vigilanza e di protesta contro tutti i piani di urbanizzazione eccessiva e contro alcuni progetti di viabilità, come quello per la Tav, che sottraggono terreno all’agricoltura e all’ambiente».

 

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