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Villorba si costituirà nel ricorso del Tiziano contro Panorama. Pomini: «Regole confuse e il mercato è sempre più ridotto»

VILLORBA – Regole spesso confuse, e un mercato sempre meno ricco che spinge a una lotta per la sopravvivenza. Sono le due cause che hanno portato all’ennesima battaglia legale tra iper, secondo Guido Pomini, presidente dell’Ascom. IperGara, società proprietaria del Tiziano di San Biagio, ha trascinato al Tar la Re Development 1, titolare delle licenze che hanno consentito l’apertura del nuovo centro commerciale Panorama a Castrette. Secondo IperGara, sostanzialmente, non si tratterrebbe di un semplice trasferimento da via Pacinotti, bensì di un nuovo centro commerciale. Circostanza questa che farebbe rendere illegittima l’apertura delle nuova struttura.

«Ormai è da alcuni anni che assistiamo a questa lotta nella grande distribuzione», spiega Guido Pomini, «deriva da due fattori: non ci sono regole così certe da evitare così tanti ricorsi; e la fetta di mercato da spartirsi negli ultimi anni si è notevolmente ridotta, quindi si arriva a fare una battaglia legale per salvarsi».

D’altra parte a finire al Tar e al Consiglio di Stato a Treviso sono stati praticamente tutti i centri commerciali. Annosa ormai la questione dell’ex Roncade Outlet Gallery, pronto, ma mai aperto; attraverso i tribunali è passato anche l’Emisfero di Silea, e lo stesso Panorama di Castrette ha più volte dovuto passare attraverso i giudici del Tar e del Consiglio di Stato. L’accorpamento delle licenze era stato dichiarato illegittimo, tanto che per anni a Castrette non era riuscito ad aprire nessuno. E quella struttura non era costata poco, visto che l’Unicomm, la prima proprietaria dell’immobile, aveva dovuto realizzare il sottopasso della Postumia Romana. Il trasferimento del Panorama da via Pacinotti, un paio di mesi fa, era sembrato l’escamotage perfetto, e invece anche in questo caso la vicenda finirà davanti al tribunale amministrativo.

«Una volta, a fine Anni Novanta e all’inizio dei Duemila, eravamo noi dell’Ascom a presentare i ricorsi al Tar contro la grande distribuzione per salvare anche i piccoli negozi», spiega Pomini, «ora non serve più, perché la battaglia la fanno tra di loro. Il motivo è che erano già troppi in quegli anni, e lo sono ancora di più ora, che il mercato si è assottigliato».

Anche in municipio a Villorba ormai hanno maturato una certa esperienza in tema di ricorsi al Tar per quell’area. In passato il Comune è stato condannato. «È una storia senza fine», commenta il sindaco Marco Serena, «purtroppo noi ci troviamo incolpevolmente al centro di una battaglia fratricida tra giganti del commercio». Nei prossimi giorni il Comune deciderà di costituirsi in giudizio, come saranno chiamati a fare anche Provincia e Regione.

Federico Cipolla

 

Spunta un grattacielo sulla Pontebbana

A Castello Roganzuolo arriva un centro commerciale: ok del Comune di San Fior al piano urbanistico dell’ex Area Sarom

SAN FIOR – Un grattacielo alto decine di metri è in arrivo sulla Pontebbana, in grado di far impallidire e diventare piccole le «torri verdi» di Conegliano. Il Comune di San Fior ha dato il via libera al piano urbanistico dell’ex Area Sarom. In questi giorni il progetto è depositato negli uffici comunali per la presentazione di eventuali osservazioni. A Castello Roganzuolo non solo vi sarà spazio per un centro commerciale, ma anche, dal lato opposto, potrebbe sorgere una torre da 14 piani. Alla base vi potrebbero essere altri negozi (solo quelli per una superficie di 3 mila metri) e sopra uffici.

«La torre», si legge nel piano urbanistico, «posta in prossimità della strada statale, è destinata quindi per la sua particolare altezza a diventare l’elemento caratterizzante dell’intero complesso».

L’area commerciale avrà una dimensione di 22 mila metri quadri. Saranno realizzati oltre a parcheggi di superficie anche interrati. Nel progetto però si vuole salvaguardare un edificio storico, da pochi anni ristrutturato e rimasto in mezzo alla zona industriale e la futura zona commerciale: villa Liccer. La villa del XVIII secolo, come rileva anche l’amministrazione comunale di San Fior, «attualmente risulta soffocata dai capannoni industriali dismessi».

Villa Liccer sarà resa più visibile e magari anche più fruibile. I lavori del Piruea nell’ex complesso industriale sono in realtà già partiti con le opere pubbliche, previste come contropartita per le autorizzazioni a realizzare il parco commerciale. La sistemazione di un’ala della scuola elementare per ricavarne due sezioni della materna è stata completata e da settembre i bambini di San Fior hanno riavuto l’asilo. Il cantiere delle medie, fermo da anni per vicissitudini con un’altra impresa, è in fase di avvio e sarà finito entro l’estate. Altre opere pubbliche saranno costruite in tre fasi, da sistemazioni di strade a fognature. Lunedì la giunta del sindaco Gastone Martorel ha adottato il piano urbanistico del centro commerciale. I tempi tecnici prevedono, entro un mese, le osservazioni. Quindi esaminate eventuali osservazioni, l’iter proseguirà con l’approvazione della variante e la trasmissione del fascicolo alla Provincia, dove Numeria Srl, la società che gestisce il fondo d’investimento, ha già presentato una corposa documentazione per l’approvazione della valutazione d’impatto ambientale. Altro capitolo sarà quello della viabilità. Lungo la Pontebbana sorgerà una mega rotatoria, eliminando l’attuale pericoloso bivio con via Palladio. Una rotatoria più piccola servirà a regolare il traffico nell’area commerciale. Al momento è impossibile prevedere i tempi per la costruzione.

Diego Bortolotto

 

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