Gazzettino – San Dona’. Ore contate per la discarica.
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31
gen
2014
CALVECCHIA – Assemblea nella frazione che da 18 anni si batte per la chiusura
Cereser: «Non c’è più posto. Aumentare la differenziata per contenere i costi»
«Ultimi mesi, forse ultime settimane, di attività per la discarica di Calvecchia». Lo ha annunciato il sindaco Andrea Cereser mercoledì sera nell’incontro con oltre cento cittadini della frazione.
«La Regione Veneto non consente di portare altri rifiuti – precisa il sindaco -. Con l’aumento della differenziata i conferimenti in discarica si sono ridotti a un paio di camion al giorno e lo spazio è quasi esaurito. Si tratta di un vantaggio dal punto di vista ambientale, ma dovremo pagare una quota in più per lo smaltimento dei rifiuti. L’aumento dei costi può essere però compensato con un aumento della differenziata, già al 76 per cento, salendo di altri dieci punti». Le lamentele dei residenti dovute alla discarica riguardano odori nauseabondi che interessano anche Mussetta, oltre al mancato funzionamento della torcia che brucia i biogas dal giugno dello scorso anno. «Dal primo gennaio ho già ucciso 16 pantegane – sbotta Albano Mattiuzzo del comitato della discarica di via Silos -. L’amministrazione ha provveduto allo sfalcio dell’erba e alla derattizzazione lo scorso ottobre, ma per tutto l’anno precedente non era mai stata fatto nulla». Secondo Mattiuzzo, applaudito dall’assemblea, a mancare finora è stata una certa tempestività negli interventi. «Ogni mese ci sono controlli – spiega l’assessore all’Ambiente Luigi Trevisiol -. La concentrazione di metano, che alimenta la torcia, è scesa al 32 per cento poichè non vengono più conferiti rifiuti organici, e gli spegnimenti sono dovuti all’assenza di rilascio di sostanze inquinanti nell’atmosfera».
Il futuro della discarica esausta verrà garantito dai fondi accantonati allo scopo, «6 milioni di euro che serviranno per i prossimi 30 anni – precisa ancora Trevisiol -. I tempi della chiusura saranno definiti in base alla capacità di conferimento, interessando anche i comuni di Musile, Noventa e Fossalta, con l’utilizzo di altri siti». La destinazione dei rifiuti potrebbe ora essere Fusina, a Venezia.
Altre segnalazioni da parte dei residenti riguardano la mancanza di collegamento Adsl, lo stato precario delle zone verdi nonché, come sottolineato da Federico De Pieri e Luigi Falco, i punti neri della viabilità che interessano le vie Piveran, Degli Esposti, Boemia e Danubio.
Davide De Bortoli