Nuova Venezia – Grandi navi, dibattito in Senato
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
31
gen
2014
La prossima settimana in aula le mozioni di Endrizzi (Cinquestelle) e Casson (Pd)
Grandi navi al Senato. Si discuteranno la settimana prossima nell’aula di palazzo Madama le due mozioni sulle alternative alla croceristica in laguna, presentate dal senatore Felice Casson – insieme ad altri 20 parlamentari del Pd, Sel e Psi) e da Giovanni Endrizzi, del Movimento Cinquestelle.
Per la prima volta del problema navi si parlerà in aula. «Momento importante», dice Casson, «perché si dovrà discutere del problema. E poi si tratta di una mozione e non di una interrogazione. Se sarà approvata, come mi auguro, il governo sarà impegnato ad attuarla».
Comune il contenuto dei due documenti. Che impegnano il governo a «prendere in considerazione tutte le proposte progettuali che prevedano soluzioni extralagunari». E poi a formulare «adeguate valutazioni ambientali di garanzia (Vas, Via, Aia), escludendo il ricorso alle procedure speciali previste dalla Legge Obiettivo, con la comparazione dei diversi studi».
L’esatto contrario di quanto proposto dall’Autorità portuale, che insiste per realizzare il nuovo canale Contorta-Sant’Angelo in laguna sud, lasciando la Marittima dov’è. E della Venezia Terminal passeggeri, che ha proposto l’alternativa di un nuovo canale dietro la Giudecca, lasciando sempre le navi in Marittima.
Non basta secondo i due senatori, che chiedono invece al governo «soluzioni conformi alla compatibilità con l’equilibrio lagunare e all’impatto ambientale»; la «rapidità di esecuzione» e anche la «flessibilità, reversibilità e gradualità» degli interventi, come previsto dalla Legge Speciale.
Infine, le risorse a disposizione e la sicurezza del lavoro per gli operatori. Che a differenza del Porto, Endrizzi e Casson vedono tutelata anche con soluzioni diverse ed extralagunari. Confronto avvenuto in pubblico il 20 gennaio scorso, nel dibattito organizzato dalla Municipalità in sala San Leonardo. Pubblico straripante, con l’ingegnere idraulico Luigi D’Alpaos che aveva ribadito la «pericolosità» di scavare nuovi canali per l’equilibrio lagunare.
Una battaglia che non si placa, in vista della ripresa della stagione croceristica prevista per la primavera prossima. Oggi il transito delle grandi navi è vietato per sei mesi per i lavori del Mose.
Poi entrerà in vigore l’ordinanza della Capitaneria – che Vtp intende impugnare al Tar – con il limite per navi al di sopra delle 96 mila tonnellate. Troppo per il Porto, troppo poco per i comitati. «La croceristica», dicono, «si salva solo mettendo le grandi navi fuori dalla laguna».
Alberto Vitucci