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TRASPORTI

«Non ci bastano più le promesse, vogliamo sedere al tavolo delle trattative». È quanto ha dichiarato Daniela Finotto a nome dei Comitati Pendolari del Veneto Orientale e di Quarto D’Altino all’incontro pubblico di giovedì per un bilancio dopo un mese dell’entrata in vigore dell’orario cadenzato. I due comitati che contano circa 600 aderenti sono sul piede di guerra.

Lamentano di aver sempre trovato la porta chiusa dell’assessore alla Mobilità regionale Renato Chisso, accusato di essere sordo alle loro richieste, accompagnate solo dalla promessa di un autobus alle 00,24 da Venezia e un nuovo treno a metà gennaio, ora slittato ad aprile.

Per questo i pendolari preparano un sit-in alla stazione di Venezia a metà febbraio, che vedrà coinvolti anche altri comitati ed associazioni, tra cui Legambiente che ha proposto la creazione degli «Stati Generali dei Pendolari».

«Alle nostre richieste – ha chiarito Finotto – il presidente del Veneto Luca Zaia ha risposto dopo tre giorni scrivendo di avere delegato l’assessore Chisso a fissare un incontro, riconoscendo quindi che un Comitato può sedere ad un tavolo».

Per far fronte ai disagi Angela Stortini ha sottolineato due gruppi di reclami: a breve termine riguardano la necessità di risolvere i problemi dell’orario cadenzato con priorità assoluta al ripristino dei treni usati dai turnisti. Le richieste a lungo termine vertono sull’istituzione di un tavolo dei trasporti permanente, accompagnato da uno studio dei flussi diretti a Venezia, il biglietto unico, l’integrazione del trasporto tra ferro e gomma e la mobilità sostenibile.

«Non ci siamo tirati indietro – conferma Margherita Botter – abbiamo preparato un dossier ambientale, un secondo dossier sui tempi di sosta tecnici dei treni e un elenco delle segnalazioni puntuali con rilevazioni raccolte da tanti pendolari».

Tutta la documentazione è stata fornita sia alla Provincia di Venezia che ai Comuni da Portogruaro a Venezia.

«Siamo stufi di non essere presenti alle riunioni – hanno precisato dal Comitato -. Paghiamo il servizio e abbiamo diritto di essere rispettati, arrivare al lavoro in modo normale, non sentire solo voci riportate da altri. Invitiamo tutti a continuare a segnalare i disguidi nella sezione Veneto del sito di Trenitalia e dei pendolari www.facebook.com/comitatopendolarivo».

Un sit-in si terrà sabato 15 febbraio nella stazione di Santa Lucia, anticipato lunedì 10 da un volantinaggio nelle stazioni della tratta Venezia-Portogruaro.

Davide De Bortoli

 

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