Gazzettino – Valdastico nord, l’intesa non c’e’.
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5
feb
2014
INFRASTRUTTURE – Il nuovo presidente del Trentino per la prima volta in visita a Palazzo Balbi
Zaia: «Per noi non è una strada alternativa alla Valsugana». Rossi: «Tema difficile»
VENEZIA – Venezia e Trento divise dalla Valdastico. Nonostante le strette di mano, le intese sui più disparati temi e la promessa collaborazione, Veneto e Trentino restano sulle proprie posizioni rispetto alla realizzazione della Valdastico. Con il Veneto che la vuole assieme alla Valsugana e il Trentino che dice no.
L’incontro tra i due presidenti è avvenuto ieri mattina. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha accolto a Palazzo Balbi per la prima volta dalla sua elezione a presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi. «È stato un incontro franco e cordiale – ha detto Zaia – nel quale abbiamo discusso di molti temi, con la volontà di confrontarci e mettere le basi, pur nella diversità di vedute e con posizioni anche diametralmente opposte su alcune progettualità». Il principale punto su cui divergono le posizioni è quello della Valdastico Nord. «Noi – ha spiegato Zaia – abbiamo confermato la ferma volontà al sostegno, loro la ferma contrarietà: Rossi mi è sembrato una persona attenta per cui non dico ‘vinca il migliore’, ma che bisogna trovare una soluzione, fermo restando che non si tratta di una strada alternativa alla Valsugana, che ha già una finanza di progetto che procede, e che andremo quindi a realizzare. Per noi la Valdastico deve coesistere con questa». Tra gli altri temi affrontati, la sanità (a partire dal Centro di protonterapia, verso il quale si è registrato l’interesse del Veneto ad approfondire profili di collaborazione, considerato che il Centro trentino è ormai ultimato e può già funzionare a livello sperimentale), l’intermodalità, il trasporto ferroviario e aeroportuale, i fondi per i Comuni di confine e la vicenda Passo Fedaia. «L’accordo del 2002 – ha detto al riguardo Zaia – è stato totalmente disatteso: ho presentato un’istanza, perché il passo va riaperto e reso utilizzabile».
«Ci sono temi su cui è più facile lavorare assieme – ha aggiunto Rossi – altri su cui è più difficile. Quello della Valdastico evidentemente è in testa alla lista dei più difficili. Abbiamo confermato le nostre rispettive posizioni su questo». «Il cappello al ragionamento che abbiamo condotto con il collega del Veneto – ha detto Rossi – è rappresentato dalla situazione di evoluzione della riforma costituzionale e quindi dal ruolo che le Autonomie speciali e quelle ordinarie svolgeranno in questo processo. Per questo ho chiesto a Zaia di darci la possibilità di approfondire il nostro progetto sul residuo fiscale, una modalità che garantisca risorse certe alla Provincia di Trento, ma che potrebbe essere applicata anche ad altre regioni d’Italia: Zaia si è detto disponibile ad approfondire il percorso».