Gazzettino – Venezia. Bufera sul tram a San Basilio
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
7
feb
2014
LA DENUNCIA «La lobby delle crociere ha suoi uomini anche in giunta»
COMUNE – Beppe Caccia e Sebastiano Bonzio attaccano il documento firmato dal sindaco
Il tram a San Basilio «Accordo inaccettabile»
C’è aria di fronda nell’ala più a sinistra del Consiglio comunale. I gruppi “In Comune” e “Federazione della Sinistra” denunciano l’accordo di programma stipulato venerdì tra Comune e Autorità portuale, giudicandolo gravemente sbilanciato a favore del porto rispetto alla prima stesura, sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale nel gennaio 2013. Con quel voto, il sindaco Giorgio Orsoni ha ottenuto il mandato ad andare avanti e firmare, ma per i consiglieri Beppe Caccia e Sebastiano Bonzio questo nuovo accordo è una fregatura per Ca’ Farsetti.
«Il tram – attacca Caccia – è il cavallo di Troia per ribadire la destinazione portuale di San Basilio e della Marittima contro la volontà espressa dal Consiglio con la variante al Piano regolatore vigente e il Pat. Evidentemente esiste una lobby di interessi – continua – che ha suoi uomini in giunta e anche in maggioranza».
Anche Bonzio non va giù leggero: «Al voto di gennaio 2013 mi astenni perché volevo vedere la stesura definitiva. Per quanto mi riguarda non c’è la possibilità di dare la fiducia ad un testo simile e se rimane così per me questa maggioranza è finita. Si torna indietro di 10 anni, perdendo tutte le conquiste della città a partire dall’abbattimento delle mura portuali. Non si può firmare una roba del genere».
Ma cosa è cambiato rispetto al testo precedente, da far imbufalire questi due esponenti della maggioranza?
«Il Porto vuol cancellare ogni riferimento al Prg e al Pat – spiega Caccia – dove si parla di grandi navi, il parcheggio multipiano diventa a raso e servirà solo per spostare i posti auto che dovranno essere liberati a San Basilio. La quota “fino al 30 %” dei posti eccedenti il bisogno è una barzelletta: non ci saranno posti per residenti».
«In cambio di modifiche sostanziali dell’accordo – gli fa eco Bonzio – il Comune ci perderà anche sul piano finanziario, perché sarà il Comune a realizzare il tram direttamente e poi perché è stato aumentato il canone di concessione da 150mila a 200mila euro l’anno. Per far passare il tram in un’area che avrebbe dovuto essere sdemanializzata da tempo».
Claudio Borghello, capogruppo del Pd, smorza i toni: «Il sindaco ha spiegato a tutti i capigruppo i termini dell’accordo e francamente non mi pare che sia così penalizzante».
Michele Fullin