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LA PEDEMONTANA – L’eurodeputato fa le pulci al piano economico dei cantieri della superstrada

Zanoni “scopre” i costi «Sarà gratis per pochi»

LA REPLICA – Il commissario. Vernizzi: «Non c’è nulla di nuovo»

Il commissario: «Niente di nuovo»

«Operazione verità sulla Pedemontana». È così che Andrea Zanoni, eurodeputato del Pd, definisce la ricerca che l’ha portato a scovare il piano economico alla base del project financing definito dalla Regione con il raggruppamento delle imprese costruttrici Sis e Itinere infrastrutture.

«Siamo arrivati agli atti grazie a una “soffiata” e pagando 700 euro di diritti al notaio Alberto Gasparotti di Mestre -rivela- dopo 5 anni finalmente vediamo documenti secretati nonostante riguardino un’opera pubblica».

Cosa dicono i documenti? «Che dall’atto del 2007 a quello di fine 2013 il contributo pubblico all’opera è aumentato di 441 milioni, passando da 173 a 614 milioni -fa le pulci Zanoni- a questi si aggiungono 436 milioni di contributo in conto esercizio, che portano il totale a poco più di 1 miliardo di euro. Di che project financing parliamo? La Regione mette oltre 1 miliardo a fronte di un costo complessivo della Pedemontana di 2,2 miliardi. A questo punto era meglio farsela in proprio».

I conti, secondo l’europarlamentare del Pd, non tornano nemmeno per quanto riguarda la parte privata. «È più che garantita: mentre il pubblico deve pagare sino in fondo, le imprese costruttrici ci guadagnano sia se l’opera verrà finita sia se verrà interrotta -mette in chiaro- di fatto è la Regione che paga il rischio d’impresa: se il progetto si blocca per qualsiasi problema, la parte privata potrà recedere avendo diritto anche a un importo del 10% calcolato sulle opere ancora da realizzare o sulla parte del servizio ancora da gestire». Quest’ultimo per 40 anni. Si parla di almeno mezzo miliardo di euro.

Non è finita. «L’atto di fine 2013 dice che praticamente nessuno potrà utilizzare la Pedemontana gratis -annuncia Zanoni- la storia dei pedaggi gratuiti per i comuni attraversati dalla strada non è vera: solo i pensionati over 65 e gli studenti under 23 saranno esenti dal pagamento per i primi 14 anni».

Per far chiarezza in tema di appalti, l’europarlamentare ha annunciato l’intenzione di spedire l’accordo alla procura di Venezia e alla Commissione europea. Ma questo non spaventa il commissario alla Pedemontana. «Sono cose non vere: i contributi pubblici ammontano a 614 milioni. Se Zanoni aggiunge altro deve farsi un corso di ragioneria -taglia corto Silvano Vernizzi- l’importo del 10% citato verrà riconosciuto all’Ati solo se sarà la Regione a volere il recesso, come da schema di convenzione approvato dall’allora ministro Di Pietro. Infine, è vero che non ci saranno pedaggi gratis per tutti, visto che il costo è aumentato per soddisfare le richieste dei Comuni, ma questo l’abbiamo detto un mese fa».

Mauro Favaro

 

PEDEMONTANA

Zanoni (Pd) denuncia: «La paga la Regione». Ma Vernizzi smentisce

TREVISO – Terremoto sulla superstrada Pedemontana. Lo scatena Andrea Zanoni, eurodeputato Pd, che critica duramente i conti del project financing portato avanti dalla Regione e dall’insieme delle imprese costruttrici Sis. Zanoni ha recuperato convenzione e tabelle nello studio di Mestre del notaio Alberto Gasparotti. «Grazie a una “soffiata” e pagando 700 euro di diritti – spiega – dopo 5 anni finalmente vediamo documenti secretati nonostante riguardino un’opera pubblica”. Cosa che ha mandato su tutte le furie il commissario, Silvano Vernizzi. Non tanto per le critiche, alle quali risponde punto per punto, quanto per la decisione del notaio di consegnare le carte. «Ora si apre una querelle con il notaio – annuncia Vernizzi – abbiamo negato il piano economico perché l’avvocatura dello Stato, come pure l’Europa, ha sempre detto che andava preservata la privativa industriale». Ora, i documenti sono pubblici e Zanoni attacca: «La Regione mette oltre 1 miliardo su totale di 2,2 miliardi: cioé paga metà dell’opera, era meglio farsela in proprio. La parte privata, poi, è più che garantita: in caso di recesso avrà diritto a un importo del 10% calcolato sulle opere ancora da realizzare o sulla parte del servizio ancora da gestire. Mentre praticamente nessuno utilizzerà la Pedemontana gratis». Secca replica di Vernizzi: «Sono cose non vere: i contributi pubblici ammontano a 614 milioni. L’importo del 10% verrà riconosciuto solo se sarà la Regione a volere il recesso, come da schema di convenzione approvato dall’allora ministro Di Pietro. Infine, è vero che i pedaggi non saranno gratis per tutti, poiché il costo è aumentato per soddisfare le richieste dei Comuni, cosa che abbiamo detto un mese fa».

Mauro Favaro

 

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