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Commissione sanità in Regione: scelta entro l’anno. I tecnici: oltre 115 milioni di opere preliminari

Il profilo del nuovo polo ospedaliero di Padova tracciato dalle schede di programmazione; la proposta di project financing presentata alla Regione il 30 marzo 2012 (costo di 646 milioni per circa mille posti letto) dal consorzio d’imprese Bovis; l’individuazione ad opera del Comune del sito a sud dello stadio Euganeo; il preaccordo del 2 luglio scorso tra Regione, Provincia e Comune, Azienda Ospedaliera e Iov che affida all’Azienda padovana il compito di stazione appaltante.

Da questo excursus riepilogativo ha preso avvio la seduta straordinaria della commissione sanità del Consiglio regionale, voluta dal presidente Leonardo Padrin (Forza Italia), molto attesa alla vigilia ma rivelatasi piuttosto avara di novità. Assenti “per impegni romani” il governatore Luca Zaia e l’assessore alla sanità Luca Coletto, a rispondere ai commissari è stato Tiziano Baggio,segretario generale di Palazzo Balbi a capo del comitato tecnico che lavora all’opera.

Sul tema cruciale del project financing, giudicato dai più troppo oneroso in assenza di stanziamenti pubblici adeguati, Baggio si è limitato ad affermare che «La proposta di project attualmente al vaglio della stazione appaltante, cioè del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova che dovrà stabilire a quali condizioni è fattibile oppure valutare ulteriori proposte, in vista della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Entro fine anno le valutazioni saranno concluse».

Ribaditi i costi preliminari dell’opera: 60 milioni per gli interventi di sicurezza idrogeologica del sito individuato (esclusi i costi del collegamento con la rete fognaria) più 55 milioni per garantire alla futura cittadella sanitaria almeno tre accessi alternativi alla viabilità attuale condizionata dal passaggio della linea ferroviaria Padova-Bassano e dalla tangenziale ovest di corso Australia.

I commenti. Padrin: «La Regione si sta avviando verso il project ma siamo ancora in tempo per interrompere questo cammino attraverso una gestione diretta, vediamo se troviamo i fondi necessari, sarebbe una scelta preferibile».

Critico Claudio Sinigaglia (Pd): «Non può spettare alla stazione appaltante il compito di definire il piano finanziario del nuovo ospedale. Se la Regione non mette risorse proprie, sarà il privato a dettare le condizioni».

Drastico Antonino Pipitone (Idv): «Dalla ricostruzione dai tecnici capisco che non c’è nessuna possibilità che l’ospedale di Padova si faccia».

(f.tos.)

 

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