Gazzettino – Caorle. Tre torri e un lago nelle nuove Terme
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
17
feb
2014
CAORLE – Il progetto, finito nell’occhio del ciclone, è commissionato allo Studio Mar di Mestre
Un intervento avveniristico che cambierebbe lo skyline del litorale del Veneto orientale
Terme avvelenate: nemmeno l’ultima infuocata seduta del Consiglio comunale ha contribuito a chiarire la vicenda delle minacce al sindaco sullo sfondo del mega intervento urbanistico delle Terme. Così Luciano Striuli continua a negare di aver mai ricevuto pressioni per non modificare l’accordo Comune-privato e i consiglieri di minoranza Alessandro Borin e Marco Favaro continuano a ribadire che il primo cittadino aveva invece confidato loro di essere stato oggetto di pesanti intimidazioni.
Ma questo progetto, che nelle intenzioni del committente è destinato a potenziare la capacità attrattiva di Caorle con l’innovativa offerta turistica del centro termale, come si concretizzerà? Dalle immagini e i “rendering” iniziali del villaggio Costa Verde, elaborati dallo Studio Architetto Mar di Mestre per Caorle Thermae spa, si ha la netta sensazione che il piano nel suo complesso andrebbe a modificare per sempre lo skyline della cittadina balneare e dell’intero litorale del Veneto Orientale. Sugli 80mila metri di superficie interessata in zona Falconera, i 241mila metri cubi previsti si svilupperanno infatti sia in altezza che in sezioni interrate. Parcheggi per la maggior parte sotterranei, ampio parco attrezzato per attività ludico-ricreative, e tre torri gigantesche (tra i 20 e i 25 piani) che sovrastano una decina di palazzine a cinque piani posizionate sul retro del “ferro di cavallo” su cui si sviluppano le terme dalla parte che dà verso il mare, cui si accede direttamente attraverso percorsi ciclopedonali ad hoc, e con l’assicurazione di poter godere della vista del mare anche alle aree meno prossime alla spiaggia. I professionisti incaricati, gli architetti Gian Paolo e Giovanna Mar, puntano sull’”alta qualità complessiva” del progetto che ha tre elementi essenziali: il verde, i percorsi pedonali scoperti e coperti e l’acqua. Quest’ultima «dall’ampio lago sul quale tutti gli edifici si affacciano – spiegano nella presentazione – diventa verso il mare, fontana a più livelli conducendo e accompagnando dall’area residenziale verso quella termale e commerciale fino alla spiaggia. L’acqua come momento di gioco e di relax, con le piscine private inserite nel verde del parco e quelle pubbliche del centro termale».
Un impianto avveniristico, di sicuro impatto anche ambientale, e che prevede un investimento stimato in circa 250 milioni di euro. A promuovere il progetto al Caorle Investimenti spa costituita nel 2004 da Claudio Casella, 48enne bresciano di Lumezzane trapiantato a Caorle, e che per il 50% è stata partecipata anche dai F.lli Codognotto, la nota società di trasporti con sede a Salgareda in provincia di Treviso.