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Gazzettino – Riviera “Soldi solo per l’idrovia”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

19

feb

2014

DOLO – Vertice sulla sicurezza idraulica con la Regione Veneto

DOLO – «Sicurezza idraulica. Per il momento la Riviera del Brenta dovrà attendere. Ci sono altri territori del Veneto più a rischio e i soldi sono pochi». Questo in sintesi l’esito di un incontro sulle criticità idrauliche del comprensorio Bacchiglione-Brenta, organizzato a Codevigo dal Consorzio Bacchiglione. Alla riunione erano presenti l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin e Claudio Sinigaglia, il direttore del Dipartimento Difesa del suolo e foreste della Regione Veneto Tiziano Pinato, il presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione Eugenio Zaggia e il direttore Francesco Veronese, il sindaco di Dolo, Maria Maddalena Gottardo e quello padovano di Saccolongo, Dorella Turetta.

«Per mettere in sicurezza idraulica il Veneto servono 2 miliardi di euro, ma per il momento abbiamo in cassa circa 100 milioni, che potrebbero diventare al massimo 150 in fase di assestamento del bilancio regionale – ha detto Conte. Abbiamo delle priorità e la parte del leone lo fa il Vicentino con 50 milioni di euro destinati all’ampliamento delle casse idrauliche di Montebello.

Per il momento la Riviera del Brenta dovrà attendere e accontentarsi di un milione e mezzo di euro messi a disposizione per il progetto di completamento dell’Idrovia Padova-Venezia, oltre a una parte dei dieci milioni di euro complessivi messi a disposizione del Genio civile per il ripristino degli argini dei fiumi e di altri 10 milioni di euro da dividere tra i Consorzi di bonifica veneti per migliorare la rete idraulica minore. Per il completamento dell’idrovia come canale scolmatore chiederemo finanziamenti europei».

Il sindaco di Dolo ha fatto presente che si rende necessario promuovere a Roma «lo scioglimento del Patto di stabilità per tutte le opere di messa in sicurezza idraulica del territorio. È un controsenso che il comune di Dolo abbia in cassa un avanzo di amministrazione di quasi cinque milioni di euro e non li possa spendere per eseguire opere essenziali per la messa in sicurezza idraulica del mio Comune».

(v.com.)

 

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