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ULSS 13 – Quasi 190mila screening gratuiti effettuati tra il 2003 e il 2013

Numeri da record nell’ultimo decennio grazie al lavoro di prevenzione

PREVENZIONE – Uno screening mammografico. Nell’Ulss 13 in 10 anni ne sono stati effettuati 42mila

«Sul tema della prevenzione l’Ulss 13 ha numeri da record: se la mortalità causata dai tumori è diminuita del 10%, il merito è soprattutto di quanto fatto negli ultimi dieci anni».

L’Ulss 13 taglia un importante traguardo e la direzione snocciola con orgoglio i risultati ottenuti: in questo decennio il dipartimento di Prevenzione ha promosso infatti tre screening oncologici gratuiti (mammografico, citologico e del colon retto) e adesso può sottolineare con grande soddisfazione la partecipazione della popolazione: tra il 2003 e il 2013 agli screening si sono sottoposte 42mila donne dai 50 ai 74 anni per quello mammografico, 67mila uomini e donne dai 50 ai 69 anni per quello del colon, 78mila donne dai 25 ai 64 anni per il citologico. Quasi 190mila persone.

«Sono numeri molto importanti che dimostrano come in questo territorio si sia formata una vera e propria cultura della prevenzione – spiega Adriana Montaguti, responsabile degli screening oncologici per l’Ulss 13 – Non solo è molto elevata l’adesione agli screening per i cosiddetti “primi inviti”, ma ottimo è pure il dato di fidelizzazione (91% per il mammografico, 85% per il colon e 74% per il citologico) che dimostra come le persone ripetano nel tempo l’esame di prevenzione».

E questi esami si dimostrano fondamentali per individuare le malattie e poter intervenire prima che sia troppo tardi, lo dimostrano i numeri: per quanto riguarda lo screening mammografico, nel 2013 ben 940 donne sono state invitate ad eseguire degli approfondimenti dopo la mammografia, grazie ai quali sono stati diagnosticati 80 tumori. Per il colon retto gli approfondimenti di secondo livello hanno riguardato circa mille persone e sono stati individuati 12 carcinomi, 53 adenomi (tumore di tipo benigno che può diventare pericoloso) avanzati, 90 adenomi a rischio intermedio e 142 a basso rischio. Infine, per quanto riguarda lo screening citologico, ben 1.125 donne hanno eseguito approfondimenti di secondo livello, grazie ai quali sono state individuate e subito curate 14 importanti lesioni pretumorali.

«Nell’ambito della prevenzione è fondamentale pure il lavoro dei 180 medici di famiglia – dichiara il direttore generale dell’Ulss 13, Gino Gumirato – Secondo le nostre previsioni grazie a questa cultura preventiva la mortalità per tumore continuerà a calare».

Gabriele Pipia

 

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