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Cavarzere. Raccolte oltre mille firme per rendere le sponde a prova di piena 

CAVARZERE – Oltre mille firme per la messa in sicurezza degli argini del Gorzone. Le ha raccolte il comitato spontaneo nato qualche settimana fa, quando il pericolo di esondazione del pur piccolo corso d’acqua, era concreto e imminente, tanto che il comune di Chioggia aveva emesso un’ordinanza di evacuazione del nucleo abitato di Punta Gorzone e quello di Cavarzere aveva mandato polizia locale e protezione civile ad avvertire i residenti di Boscochiaro, San Gaetano e Dolfina di tenersi pronti a tutto.

La «Rappresentanza di Boscochiaro per la messa in sicurezza delle sponde del fiume Gorzone», chiede ora che non si debba più ripetere una simile situazione di emergenza.

«Nei prossimi giorni consegneremo una lettera e tutte le firme raccolte», spiega Davide Cavallaro, uno dei portavoce della Rappresentanza «al sindaco di Cavarzere, al dirigente del Genio civile e al presidente della Regione Luca Zaia, il quale ha già dato la sua disponibilità a riceverci».

E una richiesta di incontro è stata mandata anche al neo sottosegretario all’ambiente, Barbara Degani, invitandola, assieme a Zaia, a constatare di persona la situazione degli argini. La raccolta firme ha interessato gli abitanti di Boscochiaro, San Gaetano e Dolfina, ma anche persone che, pur vivendo altrove, posseggono una casa in questi paesi, magari appartenuta ai genitori. Anche i familiari più stretti di chi abita qui, hanno manifestato la volontà di sostenere qualunque iniziativa legittima venga proposta per salvaguardare la sicurezza e soprattutto le vite delle persone di queste frazioni.

«Tutti i firmatari avvertono l’urgenza di un intervento definitivo», conferma Cavallaro «molti vogliono far sentire la loro voce anche per la sistemazione del ponte di Boscochiaro che, se non verranno effettuati gli interventi in programma, diventerà un’altra emergenza».

Diego Degan

 

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