Nuova Venezia – Asl 13, nove visite su dieci eseguite nei tempi giusti
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
5
mar
2014
A Dolo e Mirano la percentuale di attesa oltre il previsto passa dal 23% al 9%
Dai 17 Comuni in arrivo ogni giorno oltre 1600 richieste di esami specialistici
MIRANO – Più del 90% delle richieste di prenotazione per visite ed esami in ospedale rispetta il codice di priorità indicato nella ricetta. Il dato emerge dal numero di segnalazioni negative arrivate negli ultimi mesi all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Asl 13 e che dipinge per la prima volta un taglio netto delle storiche liste d’attesa. Merito soprattutto della riorganizzazione del Centro unico di prenotazione (Cup) e della sinergia tra i 180 medici di famiglia di Miranese e Riviera e i gli ospedali di Mirano e Dolo.
«In un anno», spiega il direttore del Cup, Stefano Vianello, «la percentuale delle prestazioni per cui è stata rispettata la priorità è passata dal 77,34% del primo trimestre 2013 al 91,71% del quarto. Se consideriamo tutto l’anno: le 25.165 prescrizioni con priorità B (cioè breve, da eseguire entro 10 giorni), sono state evase in media entro sette giorni. Le 44.630 richieste con priorità D (differibile, cioè visite da effettuarsi entro 30 giorni o prestazioni strumentali da farsi entro due mesi), in 22 giorni. Infine quelle P (programmabili, entro 180 giorni) sono state fatte in una quarantina di giorni».
Tempi che l’Asl sta monitorando giorno per giorno. Sotto la lente di ingrandimento ci sono soprattutto le cosiddette “prime visite”, circa un centinaio di esami codificati dal Ministero della Salute e dalla Regione come i più importanti dal punto di vista clinico, tra cui rientra la gran mole di esami radiologici.
«Riceviamo ogni giorno circa 1.600 richieste di prenotazione», continua Vianello, «di queste il 20% rimaneva fuori, allungando così i tempi di attesa per l’utente. Per evitare che il cittadino attendesse più del dovuto per la sua visita o decidesse di rivolgersi a un’altra struttura, abbiamo coinvolto i medici di famiglia, il Cup e i reparti».
In pratica l’Asl 13 sta ora lavorando su due fronti: il primo prevede che quel 20% di ricette che superano i tempi di attesa previsti dalla direttiva regionale venga valutato in base al quesito clinico e ai codici di priorità, fornendo un ritorno al medico prescrittore per migliorare la qualità delle successive richieste. Il secondo invece prevede che si potenzi la presa in carico del paziente per cui, una volta effettuata la prima visita, i controlli successivi possano essere prenotati direttamente dallo specialista, come accade a Cardiologia, Urologia e Oculistica.
Filippo De Gaspari