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VITTORIO VENETO – Un’altra coincidenza (l’ultima del giorno) persa. Dai pendolari vittoriesi e bellunesi arriva un’altra segnalazione che conferma la situazione di incertezza vissuta da chi utilizza la ferrovia e che non si sente sicuro di trovare, al ritorno, la coincidenza a Conegliano introdotta dall’orario cadenzato scattato a dicembre.

«Ormai siamo al disservizio sistemico – tuona il comitato “Il treno dei desideri” coordinato da Diego Tiozzo -. Per la terza volta in nemmeno una settimana l’ultimo Conegliano – Belluno delle 20.41, che dovrebbe riportare a casa i viaggiatori diretti a Vittorio e al Bellunese, non ha aspettato il treno da Venezia che questa volta, a differenza dei casi precedenti, aveva pochissimi minuti di ritardo».

Il riferimento del comitato è a quanto accaduto la scorsa settimana, quando per due volte l’ultima coincidenza, a Conegliano, ha rischiato di saltare. È avvenuto giovedì e stava per succedere venerdì, quando i pendolari hanno supplicato il capotreno di avvisare il collega del “Minuetto” per Belluno di attendere il convoglio ritardatario da Venezia.

Ora ecco il nuovo episodio: «Come riferito dagli stessi passeggeri – denuncia il Comitato – lunedì il treno per Vittorio e Belluno è sfilato loro davanti non appena sono scesi da quello proveniente da Venezia. Più di una trentina di persone, molti pendolari ma anche chi aveva passato la giornata al Carnevale in laguna, è rimasto a terra. Appellarsi al personale viaggiante questa volta non è servito».

Il comitato insiste sul silenzio assordante della politica: «Quante volte dovrà riproporsi questa situazione incredibile? Quante volte dovremo descrivere questi fatti prima che la politica trevigiana e bellunese si svegli dal coma vegetativo in cui si ritrova e sia in grado di esprimere (e fare) concretamente qualcosa?».

Forse qualche risposta arriverà dal tavolo provinciale sulla mobilità convocato per venerdì in municipio a Ponte nelle Alpi (Belluno).

(l. a.)

 

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