Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

CAVARZERE – Nel prossimo Consiglio verrà presentata una mozione contro il progetto

«Al Consiglio comunale di giovedì prossimo presenteremo una mozione concordata anche con Sel per chiedere alla Martinelle Energia di ritirare il progetto di trasformazione della centrale a biogas».

Il Pd cerca di recuperare il terreno perso con la mozione contro la centrale che verrà proposta nel Consiglio comunale aperto di giovedì 13 che inizia alle 18.30. Ma c’è anche il tentativo di ricucire con la popolazione di San Pietro, dopo la protesta esplosa nella seduta consiliare di giovedì. Il documento dovrebbe essere condiviso anche dalla Lega e da Renato Belloni di Alleanza per Cavarzere, mentre resta dubbia la posizione dell’ex Pdl che potrebbe muoversi in ordine sparso.

«Il nostro obiettivo – spiega Paolo Vallese, segretario Pd – è di realizzare un testo che possa ottenere il massimo appoggio dai partiti, perché l’amministrazione e le forze politiche chiedano il ritiro del progetto da parte della ditta proponente».

Una mossa che in molti definiscono tardiva, visto che la convocazione consiliare, questa volta nel teatro comunale, si svolgerà dopo l’assemblea pubblica proposta dalla Martinelle Energia mercoledì pomeriggio alle 16.30.

«Il peso della decisione dei nostri amministratori è inferiore rispetto a quello che avrebbe avuto se si fossero espressi per tempo», afferma Paolo Campaci del comitato ambientalista che aggiunge: «La ditta si sarebbe trovata davanti a un muro di dissenso del quale avrebbe dovuto tenere conto».

Per cittadini e ambientalisti in questo modo il «no» politico alla trasformazione ne esce indebolito. E non sono solo le tempistiche a essere criticate, ma anche gli orari.

«Sia la riunione della ditta che il Consiglio comunale sono fissati a orari che impediscono la partecipazione di chi lavora, ma non ci fermeremo davanti a questo modo di agire», chiude Campaci.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui