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«Sono pronto a convocare la commissione di indagine sulla Mantovani e il Consorzio Venezia Nuova. Prima però la sua validità dovrà essere prorogata dal Consiglio, perché siamo scaduti».

Il presidente dell’organismo Luca Rizzi annuncia di aver ricevuto le richieste di convocazione dell’organismo, incaricato nel febbraio scorso di far luce sui rapporti tra il concessionario dello Stato e la sua maggiore azionista, l’impresa Mantovani spa, e il Comune.

Bufera seguita agli arresti del presidente della Mantovani Baita e del presidente di Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati.

Adesso a far notizia è la liquidazione milionaria che il Consorzio ha pagato all’ingegner Mazzacurati per i suoi 30 anni di servizio ai vertici del pool di imprese. Sette milioni di euro.

«Dovuti, abbiamo consultato due studi legali e se non glieli davamo avremmo dovuto sborsarne ancora di più», dice il neopresidente di Venezia Nuova Mauro Fabris.

«Dovrebbe devolverli al Comune come risarcimento danni», ha commentato il senatore del Pd Felice Casson.

Jacopo Molina, consigliere comunale del Pd, ha definito «scandalosa» la vicenda e chiesto appunto a Rizzi la convocazione della commissione di indagine.

Una cifra assegnata al manager pubblico le cui rivelazioni potrebbero far fare passi avanti all’inchiesta sui fondi distribuiti in questi anni dal Consorzio.

(a.v.)

 

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