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CASELLE – Sale di pari passo alla tensione la protesta dei piccoli commercianti del centro Prisma di Caselle, che ora pensano a nuove forme di mobilitazione, già da domenica prossima, per dire no all’obbligo di apertura festivo.

Nella seconda domenica a luci spente intanto si sono vissuti momenti di tensione per un battibecco che ha coinvolto i piccoli negozianti e i rappresentanti dei grandi magazzini presenti all’interno della struttura commerciale, che, invece premono per mantenere l’apertura domenicale.

Durante la pausa pranzo, infatti, sono spariti i manifesti agli ingressi del Prisma che spiegavano i motivi della protesta: nei cartelloni, due in tutto, i piccoli negozianti spiegavano di essere costretti a rimanere aperti rinunciando al riposo settimanale per volere dei grandi negozi.

I “grandi” evidentemente non hanno gradito, facendo togliere i proclami e spiegando che alle porte della galleria commerciale possono essere affisse solo le comunicazioni condivise tra tutti gli operatori. Proteste dei piccoli commercianti, andati a chiedere spiegazioni alla direzione dei grandi magazzini durante l’apertura del negozio e tensione che sale inevitabilmente anche in vista delle prossime domeniche. Adesso da parte dei sette “ribelli” che, nelle ultime due domeniche, hanno tenuto spente le luci dei loro negozi, portando al minimo l’attività e anche i ricavi, c’è la volontà di alzare il livello della protesta.

(f.d.g.)

 

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