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SPINEA – Le ruspe sono arrivate nei giorni scorsi, gli operai sono già al lavoro. È partito il grande intervento di caratterizzazione all’ex discarica di via Luneo, al confine tra Mirano e Spinea. A occuparsi del progetto, in quella vasta zona compresa tra le abitazioni di campagna e il fiume Rio Cimetto, è Veritas. Il via libera era arrivato a settembre 2012, ora finalmente si parte.

L’obiettivo è definire l’estensione, la profondità e le caratteristiche della contaminazione indotta dai rifiuti nel sottosuolo, nelle acque sotterranee e in quelle superficiali. A questa prima fase di analisi seguirà poi ovviamente una bonifica vera e propria del sito, chiesta a gran voce dai residenti di Spinea. Innanzitutto operai e tecnici specializzati lavoreranno per verificare la tipologia dei rifiuti stoccati nell’ex cava, saranno scavate trincee esplorative di un metro e mezzo per prelevare campioni di materiale nel sottosuolo, da far poi analizzare in laboratorio. Il secondo passo sarà analizzare nel dettaglio i campioni di terreno prelevati nelle aree esterne ma limitrofe all’ex cava, lo stesso accadrà in prossimità degli argini del Rio Cimetto.

I lavori, partiti questa settimana, avranno una durata di 90 giorni. La notizia si è diffusa rapidamente tra i residenti del quartiere di Luneo, che da anni chiedono la messa in sicurezza del sito ma non solo: la gente di Spinea vuol conoscere la verità sui presunti danni alla salute provocati da quei rifiuti solidi urbani. La questione è molto sentita: nell’ultimo decennio sono stati colpiti da tumore alcuni cittadini che da ragazzi andavano a giocare proprio in quella cava. Gli studi epidemiologici non hanno mai evidenziato una correlazione certa tra quelle morti e la presenza della discarica, ma negli anni molti residenti hanno alimentato sospetti e forti timori. «Tra poco finalmente capiremo cos’è presente qui sotto – ha spiegato Stefania Busatta, assessore all’Ambiente di Spinea – In base ai risultati delle analisi, decideremo poi quali azioni intraprendere».

G.Pip.

 

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