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Quarto. Chi percorre la tratta Venezia Est-Portogruaro non ha diritto al beneficio

Interrogazione alla Camera di Arianna Spessotto (M5S): «Un’ennesima beffa»

QUARTO D’ALTINO – Sconti ai pendolari delle autostrade, rischio beffa a causa dei «pedaggi virtuali». Il caso, che coinvolge direttamente gli automobilisti che si spostano lungo l’A4 Venezia-Trieste, è finito in Parlamento con un’interrogazione presentata dalla deputata sandonatese Arianna Spessotto, del Movimento5Stelle. In base agli accordi ministeriali, gli sconti autostradali vengono applicati a tutte le persone fisiche titolari di un contratto Telepass e riguardano le autovetture, ovvero i veicoli rientranti nella classe A. Gli sconti vengono riconosciuti a partire dal ventunesimo transito mensile, fino a venti passaggi non si applicano. È previsto che siano due le tratte percorribili in una giornata, ognuna delle quali non superiore ai 50 chilometri con partenza e arrivo fissi. Ed è proprio qui che nasce l’inghippo, perché il governo ha ricompreso, ai fini del conteggio, non solo i chilometri reali, ma anche quelli riferiti ai «pedaggi virtuali», ovvero tratti gestiti dalla stessa società oltre il casello di esazione. Una casistica che coinvolge proprio chi si sposta sulla Venezia- Trieste, per la presenza della tangenziale di Mestre e dell’A28 Portogruaro-Conegliano. Succede così, come ricorda Spessotto, che dagli sconti siano rimasti esclusi i pendolari sulla tratta Venezia Est-Portogruaro. Tra casello e casello c’è una distanza effettiva di circa 44 chilometri, ma col «pedaggio virtuale» si sale a 70. Ecco, dunque, che la tratta resta fuori dall’applicazione degli sconti. Da qui l’interrogazione che Spessotto ha presentato in Commissione trasporti alla Camera a Roma.

«La vicenda degli sconti inesistenti applicati ai pedaggi autostradali rappresenta solo l’ennesima beffa del governo ai danni pendolari, convinti di poter usufruire di queste riduzioni fantasma, mentre di fatto ne rimarranno esclusi a causa di un errato sistema di conteggio dei chilometri», attacca l’esponente del Movimento 5 Stelle, «da alcuni mesi chiediamo che il ministro Lupi venga a riferire in Commissione trasporti sulla questione dei rincari dei pedaggi autostradali. Ma finora il ministro ha sempre evitato il confronto con il Parlamento sull’argomento. Lupi deve assumersi le responsabilità che il suo ruolo gli impone ». Autovie, che al momento ha autorizzato gli sconti su 21 tratte, ha spiegato di essersi attivata con il ministero per chiedere ulteriori chiarimenti.

Giovanni Monforte

 

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