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Al Palaplip la prima riunione a livello regionale convocata da Legambiente

«Bisogna essere uniti, presto faremo un manifesto con tutte le richieste»

Prima uscita ieri mattina per il super Comitato dei pendolari veneti, i quali hanno deciso di parlare a una sola voce per diventare una controparte forte davanti a Trenitalia e soprattutto alla Regione. In modo tale da non sentirsi più dire che parteggiano ciascuno per il proprio campanile senza pensare all’intero mosaico, complesso, che non riescono a vedere. Niente affatto. Al Palaplip di Mestre, seduti attorno a lunghi tavoli, c’erano i portavoce dei pendolari dell’area del Bellunese, di Vittorio Veneto, della zona di Calalzo e Conegliano, un rappresentante del comune di Oderzo, e ancora Mogliano, per arrivare a Quarto d’Altino e al Veneto Orientale. Insomma tutte le linee interessate dall’orario cadenzato. Presenti Gianpietro Antonini dell’Usb, in veste di pendolare, Ivano Mometti di Federconsumatori, studenti e universitari e soprattutto i giovani di Trenitardo. Al tavolo anche l’ingegnere e consulente della Regione Domenico Menna, che da dal 2011 lavora alla rivoluzione delle corse. A guidare l’incontro Legambiente, con Maurizio Billotto.

Proprio Davide, di Trenitardo, ha portato con sé il questionario che gli studenti della Banca del Tempo Perduto hanno messo a punto in collaborazione con Sistemi Territoriali per monitorare il servizio ferroviario regionale del Veneto.

Ampia la discussione, i rappresentanti dei comitati hanno portato ciascuno le proprie richieste e i temi sui quali hanno la necessità di lavorare per migliorare la situazione.

«È necessaria una vera integrazione dei servizi», ha spiegato Angela Stortini (Veneto Orientale), «bisogna analizzare i problemi nel dettaglio. Oggi la linea che interessa Venezia non va assolutamente bene. Ci sono troppe limitazioni per raggiungere una simile meta turistica».

Limitazioni che sono state evidenziate in questi mesi dai vari comuni e che riguardano, nello specifico i treni del, mattino, della sera, ma specialmente i convogli dei giorni festivi.

Precisa Billotto: «La cosa fondamentale è che iniziamo a metterci assieme. Ci siamo dati appuntamento per il prossimo3 maggio».

In questi giorni, nel frattempo, all’ingegner Menna arriverà un pacchetto con tutte le richieste dei comitati e delle linee con i problemi di orari notturni saltati, di festivi, corse sovraffollate, ma anche rotture di carico che interessano le zone pedemontane e montane.

Presto verrà realizzata una piattaforma unica, anche sotto il profilo web, in modo che comitati, associazioni e rappresentanti pendolari siano visibili in un unico sito.

Verrà scelto, inoltre, un portavoce del Coordinamento. Sarà messo nero su bianco un manifesto con tutte le richieste. «Uno dei punti sui quali il super comitato non vuole soprassedere », è stato detto ieri, «è quello della necessità di mettere assieme ferro e gomma». “Intermodalità” e “tariffazione unica” sono due parole chiave per il coordinamento dei comitati.

«Tutte questioni», aggiunge Legambiente, «sulle quali la Regione è in ritardo». «Ci sono criticità da appianare », ha detto Menna, «ma la Regione non ha il bando della matassa di ogni cosa. La nostra amministrazione diretta è sulla ferrovia». In merito alle rotture di carico, specialmente a Conegliano, Menna ha fatto presente i forti vincoli imposti da Rfi, specialmete in ingresso e uscita dal nodo di Mestre.

Marta Artico

 

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