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Gazzettino – Miranese. L’Unione non passa, anzi si’

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

9

apr

2014

NOALE – Decisivo l’intervento del sindaco di Mirano: «Progetto oltre le appartenenze politiche»

I consiglieri di Uniti per rinnovare abbandonano la seduta, poi ci ripensano

Noale è il primo Comune che entra a pieno titolo nell’Unione dei Comuni del Miranese. Lunedì sera il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità lo statuto e l’atto costitutivo. Arrivare all’unanimità non è stato però facile, anzi.
Al momento della votazione i consiglieri di Uniti per Rinnovare hanno abbandonato il Consiglio in maniera da far venir meno la maggioranza qualificata dei due terzi necessaria per l’approvazione dell’atto. Per loro si è arrivati alla votazione senza il necessario confronto sul progetto e dando scarse informazioni alla cittadinanza. A qual punto si è però registrato un colpo di scena: l’arrivo del sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello, che ha mediato con i consiglieri noalesi del suo stesso colore politico. Dopo mezz’ora di sospensione del Consiglio sono rientrati tra i banchi e hanno votato compatti a favore. «È un progetto che va al di là delle appartenenza politiche – ha poi dichiarato Pavanello – In un territorio come il nostro non si deve perdere questa occasione a prescindere dalle scadenze elettorali». «Abbiamo sempre ritenuto opportuno votare a favore dell’Unione – spiega la capogruppo Patrizia Andreotti – e con responsabilità abbiamo deciso di impedire che si interrompesse il percorso di approvazione». «Una votazione storica – commenta soddisfatto il sindaco di Noale Michele Celeghin – finalmente si vota per un progetto di area vasta, dove si sono superate le barriere della politica per fare spazio ai cittadini e alle loro istanze». L’obiettivo è stato raggiunto dopo quattro anni di dialogo tra sei Comuni del Miranese, ovvero Noale, Mirano, Santa Maria di Sala, Spinea, Salzano, Martellago: oltre 120 mila abitanti. I servizi che verranno condivisi saranno innanzitutto la Polizia locale, poi il servizio per il personale, le buste paga, il commercio e le attività produttive.

 

MARTELLAGO – L’opposizione chiede un referendum affinché i cittadini possano dire la loro

MARTELLAGO – Un referendum perché siano i cittadini a esprimersi sull’adesione all’Unione dei Comuni del Miranese. A lanciare la proposta, sostenuta da tutta la minoranza, Moreno Bernardi (Un Comune per Tutti), venerdì in Commissione Statuto, dov’è passato lo Statuto dell’Unione: a favore i consiglieri di maggioranza, Bernardi ha votato contro, Barbara Simoncini (M5S) è uscita dall’aula. Il sindaco ha ribadito le ragioni per cui crede nel nuovo organismo. «La nostra forza nella Città Metropolitana sarà quella di essere uniti e le esperienze di Unioni dimostrano che si riducono i costi e migliorano i servizi» ha detto Monica Barbiero, ripetendo che lo Statuto sarà la prima pietra («subito dopo avvieremo i tavoli tecnici») e le funzioni comuni saranno tre: polizia locale (ma la convenzione con Salzano e Scorzè resterà fino a fine 2015), protezione civile e risorse umane. Ma, dopo i grillini nella scorsa seduta, anche Pesce (Pdl) e Bernardi hanno espresso le loro contrarietà. «Aboliscono le Province e noi creiamo un altro carrozzone con i relativi costi, un altro ente sovracomunale, che si pone in contrapposizione alla Città Metropolitana e che ci toglierà ulteriori competenze: tanto vale chiudere il Comune di Martellago. È con Venezia, con cui confiniamo, che ci dobbiamo confrontare sui servizi: che affinità e interessi comuni abbiamo con S. Maria di Sala? La maggioranza ci ripensi o, almeno, data l’importanza della decisione, interpelli i cittadini: è giusto sentire se sono contenti di passare sotto Mirano, così andrà a finire» ha sbottato Bernardi.

(N.Der)

 

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