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GRANDI NAVI – Venturini (Udc) contrario all’ordinanza: «Posizione sbagliata, non lo seguiremo»

«Sindaco, avanti tutta!» È con questa esortazione che Beppe Caccia, capogruppo della lista “In Comune” ha espresso ieri il pieno e incondizionato sostegno all’iniziativa assunta da Giorgio Orsoni, il quale ha annunciato l’intenzione di emettere un’ordinanza per tenere le grandi navi lontane da San Marco. «Una piccola lobby di privatissimi interessi locali, estremamente minoritaria, sta bloccando ogni efficace iniziativa in questo senso – denuncia Caccia – Così non può continuare a lungo. Benvenuta e tempestiva è dunque l’iniziativa del sindaco».
Anche l’onorevole Giulio Marcon, deputato di Sinistra ecologia libertà (Sel) e Federico Camporese, coordinatore metropolitano di Sel Venezia sono d’accordo con Orsoni: «L’incidente recentemente avvenuto in Marittima, e fortunatamente non altrove, che ha portato la MSC Preziosa ad impattare con la banchina portuale è stato un ennesimo campanello d’allarme che sarebbe stato gravissimo ignorare».
Per il segretario Comunale del Pd di Venezia, Emanuele Rosteghin, la proposta del sindaco «è un forte stimolo a tutti per trovare velocemente la migliore soluzione. La politica deve imporre alla tecnica di fare presto uscendo da contrapposizioni che hanno portato solo all’immobilismo», spiega in un comunicato nel quale chiede a tutti gli enti coinvolti «che le tappe previste siano rispettate» al fine di «offrire certezze alla cittadinanza, agli operatori economici, ai lavoratori partendo dalla considerazione che la Laguna è patrimonio e bene comune».
Di parere contrario è, invece, il capogruppo dell’Udc, Simone Venturini: «La posizione di Orsoni è sbagliata e non lo seguiremo – precisa – La sua iniziativa appare una provocazione al Governo, una dichiarazione di guerra ad un interno comparto economico. Inoltre la ritengo illegittima e sarà il Tar ad annullarla. La strada da seguire è un’altra: sollecitare il governo a trovare una soluzione al più presto per togliere le grandi navi da San Marco, lasciandole però in Marittima. Quella di Marghera è una soluzione personale del sindaco».
Nel frattempo il Comitato No Grandi navi ha indetto un’asseblea per domani, alle 17, nella Sala San Leonardo: «Solo la mobilitazione popolare può dare, come abbiamo dimostrato in questi due anni di lotta, la spallata decisiva in questa vicenda scandalosa delle grandi navi a Venezia». Secondo il Comitato le grandi navi vanno cacciate dalla laguna non solo per una questione estetica, ma perché sono fonte di inquinamento dell’aria, elettromagnetico ed acustico, nonché di distruzione dei fondali e dei sedimenti lagunari.

 

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