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STAZIONE – Petizione di protesta con un centinaio di firme sulla struttura appena aperta dal Comune

«Bicipark pericoloso intervenga il Prefetto»

E’ già il Bicipark dei record. In negativo. Aperto lunedì della scorsa settimana è riuscito a far nascere in un attimo un “Comitato spontaneo pendolari” che ha messo in piedi una raccolta di firme. E via, in un attimo un centinaio di utenti hanno firmato la petizione con la quale si chiedono interventi immediati. I punti critici e dunque le richieste di modifica sono 8. In primis si chiede di creare una pista ciclabile per poter arrivare in sicurezza al Bicipark, poi l’apertura di un accesso diretto dalla stazione e il miglioramento dell’accesso lato via Trento. Quindi la rimozione degli archetti con cartelli sulla rampa di accesso, la copertura della rampa con materiale antiscivolo e l’installazione di videocamere di sorveglianza per la notte. Infine l’allargamento del marciapiede di via Trento e la correzione delle rastrelliere per le bici che sono fatte apposta per fare imbestialire chi deve chiudere la bici con la catena dal momento che sono troppo basse e troppo strette. Come dire che il Bicipark è stato fatto male, malissimo, da qualcuno che non ne aveva mai visto uno in vita sua. Anche perchè – scrive il Comitato – non sono state adottate le minime norme di sicurezza. Da qui l’idea di inviare la lettera, oltre che all’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, i cui uffici avrebbero dovuto sovrintendere alla costruzione del Bicipark, evitando questo disastro, anche al Prefetto Domenico Cuttaia. Gli utenti infatti sono convinti che siano necessari interventi immediati per evitare che qualcuno si faccia male. Pensare che questo intervento è costato più di 800mila euro per 803 posti, più del doppio di quanto si è speso a padova per fare mille posti. Il Comitato spontaneo pendolari rileva poi che la struttura è discriminante perchè non è accessibile alle persone anziane, a quelle di un certo peso e ai disabili e per disabili – spiega il Comitato – si intende anche chi abbia qualche menomazione, ma comunque riesca ad usare una bicicletta magari elettrica. Ecco, a tutto serve quella struttura fuorché a parcheggiare le biciclette, questo è il punto. Solo che per metterci le mani e farlo diventare anche solo decente servono almeno 200 mila euro.

 

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