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Il presidente Toppan: «I risultati della riunificazione delle sedi sono positivi ma manca il 40 per cento del personale che nel 2015 toccherà quota 60»

VENEZIA. Si dice «molto soddisfatto» per essere riusciti a far fronte ai 8519 procedimenti, arrivati da Chioggia, Dolo, San Donà, Portogruaro sul Tribunale di Venezia dopo la riunificazione delle sedi: dei 4022 del solo contenzioso civile, ne sono già stati definiti in sei mesi (e 480 udienze) ben 1545. Ma anche «molto preoccupato» per la situazione del personale, già oggi pesantemente sotto organico, ma che arriverà a un meno 60 per cento nel 2015, con il pensionamento di 28 persone: «O interviene subito il ministero o sarà un disastro», «o si assume dopo 10 anni di blocco o dovremo dire che non saremo in grado di garantire i servizi».

Così il presidente del Tribunale di Venezia, Arturo Toppan, nel fare un bilancio nel complesso positivo dei primi mesi di cancellazione dei tribunali distaccati – riunificati nell’unica sede veneziana, provvedimento che l’Ordine degli avvocati ha impugnato al Tar – guarda anche con molta preoccupazione alla tenuta della macchina giustizia nel futuro immediato.

«Il primo consultivo, a 6 mesi dalla riunificazione delle sedi, è postivo», dice il presidente, ricordando che su Venezia sono confluiti, oltre a 4022 procedimenti civili (per trattare i quali è stata creata un’apposita sezione), 912 di esecuzione mobiliare, 2500 di volontaria giurisdizione, 1085 penali, mentre delle 37 unità in servizio nelle quattro sezioni distaccate (Portogruaro è stata riunita a Pordenone, ma non per i fascicoli pregressi) 15 sono state assegnate a Venezia, ma di fatto solo 9 sono state realmente aggiunte all’organico: «A fronte di un flusso enorme di procedimenti. Ora anche le code sono tornate nella normalità.Dell’ottima produttività testimoniata dai dati ringrazio magistrati, giudici onorari, personale amministrativo. Il ramamrico è che nessuno dei Comuni interessati abbia invece accolto il nostro appello a mettere a disposizione dei cittadini uno sportello per ricevere gli atti di volontaria giurisdizione, che possono essere presentati senza avvocato, evitando alle persone di dover venire a Venezia da Chioggia o San Donà ». Il campanello d’allarme suona, invece, alto per il personale: se mancano 2 magistrati nel settore civile (più 4 in maternità) e 4 nel penale, è tra il personale che la carenza d’organico è già drammatica, con punte di oltre il 40 per cento: 5 dirigenti su 9, 30 direttori su 52, nessun contabile, 18 cancellieri su 31, 51 assistenti su 57. Considerando anche part time, permessi, applicati ad altri uffici, il personale lavora 4844 ore settimanali a fronte delle 6948 previste sulla carta. «Entro il dicembre 2015 la carenza reale sarà del 60 per cento», conclude il presidente Toppan, «bisogna che il ministero prenda provvedimenti o il rischio di paraliasi è concreto».

Roberta De Rossi

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