Gazzettino – Cavarzere. “E’ un’altra centrale”. La Regione blocca tutto.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
17
apr
2014
CAVARZERE – Stop al progetto dell’impianto a biogas di San Pietro. Il comitato: «Continueremo a vigilare»
Tutto da rifare per la “Martinelle energia”. La Regione boccia il progetto dell’impianto a biogas di San Pietro, azzerando l’iter per la sua realizzazione. Il diniego ufficiale, emesso dal Settore tutela atmosfera del Dipartimento ambiente, è arrivato ieri in municipio. Una vittoria politica per il sindaco Henri Tommasi, dopo le proteste della popolazione per il suo silenzio. «Sono soddisfatto per il risultato raggiunto. Il parere tecnico della Regione è arrivato prima di quello politico, ma per noi resta un traguardo importante», afferma il primo cittadino. Il diniego preventivo regionale risale al 14 marzo, nel quale venivano già messe in luce le criticità del progetto. Per la Regione mancavano requisiti e condizioni per dare il via ai lavori: la realizzazione della centrale non era di competenza privata ma pubblica e la trasformazione era da considerarsi sostanziale, visto il nuovo tipo di combustibile impiegato per produrre energia (da sorgo a rifiuti umidi urbani), con cambiamenti che fanno decadere i permessi per la centrale esistente. La “Martinelle energia”, società promotrice, aveva 10 giorni di tempo per replicare. La risposta è arrivata, ma i tecnici del Settore tutela atmosfera non l’hanno ritenuta soddisfacente. «La Regione – si legge nella nuova nota – ha confermato la propria posizione e impedisce l’avvio dell’iter istruttorio della domanda presentata. È stato evidenziato che, da un esame della documentazione prodotta, emerge in tutta evidenza che l’istanza concerne la realizzazione di un nuovo impianto». Dunque non una semplice “trasformazione” che avrebbe richiesto un iter più snello. «Le nostre osservazioni non erano frutto di emotività, ma basate sulla legge e la Regione lo ha confermato – afferma Paolo Campaci del Comitato ambiente e sviluppo -. Il nostro impegno però non finisce: ci stiamo attivando perché l’impianto esistente funzioni senza emettere odori e polveri». Ora la palla torna alla “Martinelle” che dovrà decidere se presentare un nuovo progetto.