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MARCON – Appello delle opposizioni al Comune per favorire la mobilità sostenibile

Odg a sostegno della proposta di legge sugli infortuni in itinere

MARCON – «L’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro è un’abitudine da diffondere quanto più possibile nelle nostre città, perché rende meno caotici i centri urbani e alleggerisce il problema del traffico e dell’inquinamento». È quanto hanno scritto i gruppi di minoranza (Fi, Lega, M5S e Misto) del Comune di Marcon, in un ordine del giorno inviato al sindaco e al presidente del consiglio marconese per sostenere la proposta di legge per il riconoscimento dell’infortunio in itinere presentata alla Camera dall’onorevole Diego Zardini e da altri trenta deputati.
La legislazione italiana attuale consente, infatti, il riconoscimento dell’infortunio in itinere e di conseguenza la corresponsione del relativo indennizzo, solo nei casi in cui la bicicletta per recarsi al lavoro sia stata utilizzata nei seguenti casi: assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto, se il tragitto casa-lavoro non è percorribile a piedi e se l’incidente è avvenuto all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico.
«Le condizioni sono, quindi, talmente restrittive – è scritto nel documento – che disincentivano l’utilizzo della bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro in quanto solo in pochissimi casi viene riconosciuto l’infortunio in itinere e la relativa indennità, penalizzando proprio il mezzo che non inquina, non congestiona i centri abitati e non rappresenta quasi alcun pericolo per gli altri utenti della strada».
Per queste ragioni la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), oltre ad aver raccolto in passato migliaia di firme tra i cittadini, ha ora lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione sul tema, con un sito dedicato, che ha portato oltre un centinaio di enti tra Regioni, Provincie e Comuni ad aderire. I gruppi di minoranza chiedono, dunque, che anche il Comune di Marcon dia adesione alla proposta dell’on. Zardini, il cui fine è quello di liberare da condizionamenti normativi l’uso della bicicletta per recarsi al lavoro e garantire un’appropriata tutela assicurativa in caso di infortunio.

Mauro De Lazzari

 

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