Gazzettino – Marghera. “Nave de vero”, viabilita’ a picco.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
22
apr
2014
A MARGHERA – Caos fin dal mattino malgrado il lavoro dei vigili urbani, nel pomeriggio il serpentone arrivava a Oriago. Disagi e proteste
TANTI DISAGI – Tutti in coda, anche chi di andare al centro commerciale non aveva nessuna intenzione. Uno spicchio di città paralizzato con incolonnamenti che giungevano fino alla tangenziale e tutto il flusso proveniente dalla Riviera e dalla Romea bloccato. Il caos è iniziato alle nove del mattino ed è proseguito fino a sera: alle 17.30 la direzione segnalava che era già stata superata quota 50mila presenze. La meta della gita di Pasquetta ieri è stata la “Nave de Vero”, complice il maltempo e l’effetto novità.
PROTESTE – Nel pomeriggio la situazione è precipitata e anche le strade di Marghera e Malcontenta erano bloccate da chi cercava vie di “fuga”. Due pattuglie dei vigili sono state impegnate per l’intera giornata e la nuova rotonda di accesso al centro commerciale è stata più volte chiusa per far defluire il traffico.
Qualcuno si chiede: «Ma oggi chi paga i vigili urbani?»
EMERGENZA – Code in Riviera del Brenta bloccato l’ingresso in città. Esauriti in un’ora i 2400 parcheggi
La colonna si è formata ben prima dell’apertura del centro commerciale prevista per le dieci. Alle nove del mattino le auto erano già lì in attesa di entrare e alle 9.40 c’è stata la prima chiusura della rotonda. All’apertura delle sbarre in un’ora si sono esauriti i 2400 posti auto.
BLOCCO – Due pattuglie dei vigili impegnate tutto il giorno
Assalto alla “Nave”, traffico in tilt
Tutto paralizzato non solo intorno al nuovo centro commerciale ma anche a Marghera e sulla Romea
Tutti in coda, anche chi di andare al centro commerciale non aveva nessuna intenzione. Uno spicchio di città paralizzato con incolonnamenti che giungevano fino alla tangenziale e tutto il flusso proveniente dalla Riviera del Brenta e dalla Romea bloccato. Il caos è iniziato alle nove del mattino ed è proseguito fino a sera, con punte da panico alle undici e soprattutto intorno alle diciassette. Perchè la meta della gita di Pasquetta ieri è stata la “Nave de vero”. Complice il maltempo e l’effetto novità in decine di migliaia si sono riversati nel centro commerciale di Marghera inaugurato giovedì scorso, battendo di fatto anche il numero delle 42mila presenze registrate il giorno dell’apertura.
Due le pattuglie della polizia municipale impegnate per l’intera giornata nel tentativo di districare la viabilità. Sul posto, vista l’emergenza, sono rimasti a lavorare anche gli ispettori. I vigili sono giunti nella bretella che va dalla rotonda di Marghera a quella della Romea alle nove di mattina quando erano già tutti in colonna nell’attesa che aprissero i cancelli del centro commerciale alle dieci. Aperte le sbarre, alle undici i 2.400 posti auto della “Nave de Vero” erano già esauriti e i vigili avevano il loro daffare nel deviare le auto fuori dalla rotonda realizzata come accesso all’area commerciale. Alle 9.40, per smaltire il traffico, la rotonda è stata chiusa. Dopo una breve tregua per la pausa pranzo, l’emergenza si è ripresentata nel pomeriggio quando la situazione è collassata e la rotonda attorno alle cinque è stata nuovamente chiusa. Non lasciando di fatto via di fuga nemmeno a chi doveva entrare o uscire dalla città.
Chi giungeva da Mestre si trovava intrappolato già in tangenziale e anche le deviazioni sulla viabilità alternativa non davano soluzione. Dalle quattro in poi le strade interne di Marghera erano bloccate, idem quelle di Malcontenta. Non è andata meglio a chi giungeva dalla Riviera del Brenta e dalla Romea e cercava di entrare a Mestre. In Riviera, alle 18, la colonna di auto giungeva fino al centro di Oriago, in Romea invece fino all’ipermercato Lando. Chilometri e chilometri di blocco in tutte le direzioni che si sono stemperati solamente in serata.
Raffaella Ianuale
Prigionieri nel serpentone d’auto
Proteste nel park e sui social: «Non è possibile trovarsi invischiati in questo caos». E i vigili allargano le braccia
Pioggia, freddo, e la gita fuori porta di Pasquetta si trasforma in un assalto al nuovo centro commerciale di Marghera. La Nave de Vero ieri ha fatto letteralmente il pieno, rubando decine di migliaia di clienti agli altri colossi dello shopping, tutti aperti quest’anno in una sfrenata concorrenza del Lunedì dell’Angelo.
«Più di 50 mila già alle 17,30» confermano dalla direzione della Nave de Vero. Numeri che fanno dimenticare anche le visite registrate giovedì, giorno dell’apertura al grande pubblico, quando ad attrarre i clienti erano anche le offerte speciali proposte dai negozi per l’inaugurazione.
La viabilità della Nave de Vero è stata messa sotto pressione fin dal mattino. Già poco dopo l’apertura i vigili, per evitare di intasare il traffico all’uscita della tangenziale, hanno chiuso la nuova rotonda, realizzata per agevolare l’ingresso ai parcheggi. «Ci abbiamo provato ma rinunciamo – commenta una coppia in sosta nel piazzale della rotonda in uscita dalla tangenziale – C’è troppo traffico e abbiamo paura che il caos lì dentro sia insostenibile. Faremo un giro all’Auchan e poi ci riproveremo in settimana».
La polemica è proseguita anche sulla pagina Facebook della Nave de Vero. Tra apprezzamenti e consigli, ieri non mancavano le proteste per il traffico e i disagi al parcheggio. «Ho provato a venire al centro la Nave de vero ma i poliziotti ci hanno fatto andare via – scriveva Sandro nel pomeriggio – Mi rivolgo a tutti i responsabili e agli organizzatori dell evento: ma che parcheggio avete fatto? Non si riesce a dar spazio a tutti? Credo che la cosa sia grave!» .
«Non andate c’è coda come per arrivare a Jesolo in piena estate» aggiungeva Pierangela. «Vogliamo parlare della nuova rotonda chiusa?” prosegue Michele». E anche Twitter diventava uno sfogatoio. «Accompagno mia madre che cammina a stento, vado lontanissimo a parcheggiare e poi non posso più rientrare per riprenderla…» twitta un utente. E ancora: «Traffico assurdo e agenti della polizia che allargano le braccia e dicono: questa è la viabilità». «Chi paga i vigili per questo lavoro?» si chiede un altro cliente.
Situazione diversa invece per gli altri centri commerciali aperti a Pasquetta: Panorama, Auchan e Le Barche di Mestre e il Valecenter di Marcon. Dopo una mattinata tranquilla l’affluenza è cresciuta nel pomeriggio, forse anche per effetto del caos in direzione Nave de Vero.
Aperture festive. NON REGALIAMO IL NOSTRO TEMPO
Non regaliamo il nostro tempo a chi lo vuole trasformare in profitto: sciopero dello shopping il 20 aprile (Pasqua), il 21 aprile, il 25 aprile e il primo maggio (fatte salve le specificità turistiche, che però devono avere un ritorno in riposi recuperati e in salario )
Le domeniche degli ipermercati aperti segnano il tempo massimo del furto di tempo di vita sia ai lavoratori che ai consumatori. Il supermercato nasce di per sé come sostituzione del commesso con il cliente, non per niente per ogni cinque posti di lavoro eliminati dalla grande distribuzione se ne recupera uno e mezzo. Nel vecchio negozio era il commesso a portarti lo zucchero. Con le ultime casse automatiche noi consumatori facciamo anche i cassieri:il supermercato potrebbe, volendo, funzionare interamente in modo automatico. Eppure, ci si può opporre a questo falso progresso. Ridurre il tempo di lavoro a parità di salario, invece che il numero dei posti di lavoro; oppure ridurre i prezzi per i consumatori. I sindacati indicano lo sciopero dei lavoratori e dei consumatori per Pasqua, il 21 aprile, il primo maggio.. Si rivendichi con la Regione la possibilità di organizzare un sistema di turni di apertura, si paghi bene il lavoro festivo, si imponga per legge un sistema di prezzi calmierati, nei supermercati e negli ipermercati, rivolto ai pensionati. Si obblighino i centri commerciali a fornirsi di piccole (o grandi, secondo le dimensioni) strutture di pronto soccorso, con defibrillatori e personale formato. I profitti altissimi della grande distribuzione, che soffrono solo in parte della crisi, consentono queste politiche di civiltà.
Lorenzo Picunio – Mestre