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URBANISTICA – Hanno vinto ex aequo. Sono stati scelti tra trenta e sono ideati da architetti under 40

Saranno presentati a villa Erizzo i tre progetti che hanno vinto ex-aequo European, il concorso europeo che ha premiato gli interventi più interessanti giunti da sedici nazioni europee. In totale sono stati 1.762 i progetti, su 51 siti, che hanno partecipato al bando. Solo due quelli italiani, e uno riguarda l’area della stazione di Mestre. Trenta i progetti per riqualificare la zona compresa tra via Trento e la Rampa Cavalcavia che sono stati valutati dalla giuria europea, tre quelli premiati a pari merito, tutti realizzati da architetti con meno di 40 anni. Il 20 maggio saranno presentati a Villa Erizzo e poi diventeranno una mostra. «Sono molto belli e ci servono da ispirazione per l’importante intervento in zona stazione – spiega l’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi – perché Mestre non ha bisogno solo di funzionalità, ma anche di estetica». Sullo spicchio di città che ingloba la stazione dei treni c’è un accordo d’intesa tra Comune, Fs Sistemi Urbani, Grandi Stazioni e Favretti, il proprietario del palazzo che un tempo accoglieva le poste. Un ridisegno che ha già avuto l’ok della Municipalità e che andrà entro fine mese in Consiglio comunale. «L’accordo diminuisce del 50% la volumetria contenuta nel protocollo d’intesa fatto dalla precedente amministrazione poco prima della fine del mandato – spiega Ferrazzi – e va a riqualificare tre diversi ambiti». Il primo ambito coinvolge l’asse stazione che va da Piazzale Favretti fino all’inizio di via Trento. Qui c’è l’interscambio tra bus e tram, che è già a buon punto; la riqualificazione della stazione dei treni, con i sei milioni di euro messi da Grandi Stazioni; il bicipark già concluso e l’autoparco su più piani che potrebbe essere pronto tra un anno. Di quest’area fanno parte anche le ex-poste che verranno trasformate in un albergo, con affaccio sul primo binario, dedicato a chi viaggia in treno. Il secondo ambito riguarda l’ex-scalo merci, ora murato, che verrà completamente ripensato diventando parco e case. Qui, secondo il disegno del Comune, verrà spostata la residenza ora chiusa tra i due passaggi a livello della Gazzera. Infine l’ultimo ambito coinvolge i giardini di via Piave di proprietà delle Ferrovie e ora ceduti al Comune che farà interventi di recupero.

Raffaella Ianuale

 

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