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FOSSÒ – È l’ultima novità: si chiamano “case dell’acqua”. Altro non sono che le tradizionali fontanelle pubbliche, dove l’acqua erogata è però affinata, trattata, refrigerata e, per chi lo desidera, addizionata di anidride carbonica per renderla frizzante. Quattro centesimi di euro il costo di un litro di acqua naturale e sette centesimi quello di un litro di acqua gassata. Saranno questi i prezzi dell’acqua erogata da un distributore posizionato all’interno di una apposita casetta installata nell’area del centro sociale comunale-parrocchiale di via 4 Novembre a Fossò. Il progetto presentato dalla ditta BBTec snc di Tavagnacco (Ud) è piaciuto così tanto all’Amministrazione comunale di Fossò che con una deliberazione della Giunta ha deciso di installare nel proprio territorio una di queste casette, all’interno della quale ci sarà un distributore di acqua purificata. In pratica come già succede da diverso tempo per la distribuzione del latte fresco.
La convenzione con la ditta friulana avrà una durata di sei anni, rinnovabile per altri sei. Tutti gli oneri di installazione e manutenzione sono a carico della ditta fornitrice. Per il Comune si tratta di un servizio pubblico per offrire ai cittadini acqua buona a costi contenuti, contribuendo ad incrementare le azioni a favore di un ambiente più sano.
In tutta Italia sono già state installate circa 200 casette dell’acqua e sembra che il numero di richieste per i chioschi d’acqua «affinata» sia in continua ascesa. L’acqua è quella proveniente dall’acquedotto, trattata con filtri per la declorazione e la sterilizzazione.

Vittorino Compagno

 

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