Gazzettino – Turismo giu': la salvezza dalla bici
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mag
2014
IL CASO – I dati anche dei primi mesi di quest’anno confermano la rivoluzione in atto nel settore
Crollano le presenze legate al businnes e gli operatori ora puntano tutto sul tempo libero
Il turismo nella Marca deve svoltare. Nel 2013 le presenze sono in calo medio del 2,6%, il tasso di occupazione delle camere negli hotel è inferiore al 50%. Tanto da far affermare a Federico Capraro, presidente del Gruppo albergatori, che il 2013 “è stato il peggiore tra gli anni recenti”. E l’Osservatorio della Confcommercio ha sancito come, a differenza del resto del terziario, il comparto non mostri schiarite neppure nel primo trimestre 2014.
La diagnosi è chiara: siamo nel bel mezzo della riconversione dal turismo d’affari, finora prevalente, ma condannato dalla chiusura di molte aziende e ancora più dalle nuove modalità di comunicazione, al turismo “di piacere”. La terapia è altrettanto condivisa da gran parte degli addetti ai lavori: coordinamento e unità d’azione tra tutti i soggetti coinvolti.
Per non cadere nella retorica del “fare squadra”, lo stesso Capraro cita un esempio concreto: “Puntiamo sul turismo dei ciclisti? Occorre che i Comuni realizzino le piste ciclabili, la Regione e i consorzi promuovano il pacchetto, gli alberghi si attrezzino con servizi adeguati. Se l’hotel costruisce una splendida sauna, ma poi per raggiungerlo bisogna percorrere una trafficatissima statale, non si attireranno mai gli appassionati di bici”.
Sulla stessa linea Gianni Garatti, presidente del Consorzio di promozione turistica “Marca Treviso”: “Il turismo non si fa solo con gli alberghi, dobbiamo costruire una programmazione complessiva. Se l’obiettivo è creare una vera economia turistica, non basta un consorzio o una singola categoria, è necessario che tutto il sistema si attivi per promuovere il ‘prodotto territorio’”. Garatti ribadisce il vantaggio di disporre di un aeroporto (di cui è presidente), sottolineando come oltre il 20% di chi sbarca al Canova poi si ferma in provincia.
Silvia Moro è stata nominata assessore provinciale da pochi mesi, ma ha già parecchie idee: “Dobbiamo stimolare gli operatori a cogliere nuove forme di turismo, al di là di quelle tradizionali”, dice. A partire da alcuni grandi temi: il ciclismo e lo sport, i camper, il turismo accessibile (“Un mercato da 127 milioni di persone in Europa: non solo per disabili, ma anche chi ha intolleranze alimentari”) fino al calendario di spettacoli Rete Eventi: “Non è possibile che uno vada a vedere un concerto e, all’uscita, non trovi una pizzeria aperta”.