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URBANISTICA – Ferrazzi: «Bloccherò qualsiasi richiesta di apertura della grande distribuzione»

Lando sarà l’ultimo. Mai più ipermercati a Mestre dopo quello di Lando che aprirà i battenti nella zona di Auchan, di fianco ad Interspar. La promessa solenne viene dall’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi il quale, per passare dalle parole ai fatti, ha già messo al lavoro i suoi uffici con un obiettivo specifico, che è quello di vedere se ci sono nei cassetti del Comune altre richieste di aperture di ipermercati. «Pare che non ce ne siano – dice Ferrazzi- ma se anche ci fossero le bloccherei tutte facendo una Variante dietro l’altra. Adesso, con la legge 50 approvata in Regione, finalmente abbiamo la possibilità concreta di bloccare nuove aperture. E’ vero che arriviamo quando i buoi sono già fuggiti dalla stalla, per certi versi, ma la legge 50 è stata approvata un anno fa e tutto ciò che ha aperto i battenti in questi ultimi tempi è vecchio di 10 anni. Voglio dire che la domanda – ad esempio per la Nave de Vero – era stata fatta 10 anni fa e non si poteva certo fermare l’iter. Quel che mi sento di dire però è da da qui in avanti cambia tutto e speriamo che non sia troppo tardi. Tra l’altro per Lando abbiamo trovato l’accordo con la proprietà che, oltre all’ipermercato, al posto delle 5 torri da 70 metri ne saranno costruite 4 da 45 metri di altezza e a distanza di almeno 33 metri una dall’altra. Con un parco pubblico in mezzo.» Ferrazzi spiega che cambia soprattutto la filosofia di aiuto ai commercianti del centro. Perchè adesso, con questa legge regionale, c’è la possibilità concreta di incoraggiare la nascita di quel centro commerciale diffuso di cui si parla da anni. Vuol dire mettere insieme tanti negozi, creando una galleria a cielo aperto che coincida con il centro città. Idea di Maurizio Franceschi della Confesercenti, che si è trasformata nella legge che prevede parecchie agevolazioni e parecchi quattrini per i Comuni che si danno da fare ad incoraggiare il commercio in centro città. «Dunque lavoriamo su due fronti. Il primo è quello di fissare per sempre il metraggio della grande distribuzione. E’ questo, basta e avanza. Chiuso per sempre. Ma se fuori dal centro ci sarà il blocco definitivo, in centro invece credo che sia indispensabile ragionare sulla presenza di supermercati di metratura media. Così abbiamo fatto con via Torino ex deposito Actv e così vorrei fare anche all’ex Umberto I. Spero che i commercianti di Mestre centro capiscano che l’idea non è contro di loro, ma a loro favore. Se mettiamo in piedi una serie di strutture medie, sotto casa, i consumatori torneranno in centro perchè il centro è più bello della periferia con l’ipermercato. E’ l’unica chance che abbiamo di salvare i centri storici».

 

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