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STAZIONE MARITTIMA – Nella riunione di ieri il Comune ha chiesto, e il Governo ha acconsentito, che le tutte “carte” debbano essere messe a disposizione dei vari soggetti interessati

Il Governo mostra le sue “carte”

Progetti e valutazioni saranno a disposizione di tutti. Agostini: «No allo scavo di canali senza studi»

Nessuna decisione, come era peraltro previsto e prevedibile dalla riunione tecnica sulle grandi navi convocata per ieri pomeriggio alle 15 a palazzo Chigi. Tuttavia, un risultato fondamentale per la popolazione veneziana è stato ottenuto: il Comune ha chiesto, e il Governo ha acconsentito, che le “carte” debbano essere messe a disposizione di tutti.
Entro poco tempo l’amministrazione acquisirà tutti i pareri finora secretati o comunque non pubblicati relativi ai progetti e li renderà pubblici.
Che la soluzione sia facile non lo è per niente mi pare che ci sia la volontà di arrivare ad una soluzione comune.
Per il Comune è intervenuto il direttore generale Marco Agostini, che è apparso soddisfatto al termine del vertice.
«Non è più all’ordine del giorno solo il canale Contorta – commenta – ed è altresì chiaro che bisognerà trovare un percorso equilibrato. Oggi il Porto ha “mostrato le bandiere” e gli enti locali hanno evidenziato una diversità di posizioni: Mira vorrebbe il terminal in bocca di porto “rivisitato”, Cavallino è assolutamente contro, Chioggia ha detto che in 6 mesi sarebbe pronta a fare le banchine per accogliere le grandi navi».
E Venezia?
«Non siamo contrari – ribadisce Agostini – alla Marittima in via pregiudiziale. Essa può continuare a rimanere la parte forte del porto. Bisogna decidere come si arriva. Il Comune è contrario a scavi di grandi canali senza studi seri sull’idrodinamica lagunare. Costa, anni fa, diceva sul Mose che non si potevano presentare studi fatti da “infermieri”. Anche qui ci vogliono studi di tecnici specializzati a livello internazionale».
Il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa ha portato con sè tutti gli operatori portuali. Mancavano invece, e il Comune lo ha fatto notare al Governo, i portatori di interesse ambientale, a cominciare dal Comitato No grandi navi che ha fatto nascere la questione e l’ha portata alla ribalta mondiale.
«E va bene, ricominciamo l’istruttoria con il terzo governo – commenta Costa – Ho portato con me piloti, agenti e terminalisti perché potevano spiegare meglio di me perché le navi passeggeri e da carico non possono passare contemporaneamente nel canale dei Petroli. Mi pare però che il ruolo della Marittima sia stato ribadito e che si tratti di trovare la via alternativa migliore»
L’incontro è stato aggiornato e i tecnici si riuniranno sempre in Presidenza del Consiglio tra quindici o venti giorni. Facile supporre, in queste condizioni, che anche il Comitatone (inizialmente annunciato per la fine di maggio) possa svolgersi un po’ più in avanti.

 

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