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S. MARIA DI SALA – Parte da Santa Maria di Sala la battaglia del sindaco Nicola Fragomeni contro Veritas e il Comune di Venezia. Una lotta per far sì che i comuni di Riviera e Miranese abbiano lo stesso trattamento da parte della società che si occupa della raccolta dei rifiuti.
«Non è possibile per noi piccoli Comuni avere un adeguamento indice Istat al 4,79% e poi venire a sapere che il Comune di Venezia, che è socio di maggioranza di Veritas al 50,1%, invece ha il 2,2% – ha accusato Fragomeni (in foto) durante l’ultimo consiglio comunale – I soldi devono essere equamente distribuiti se siamo tutti soci di una Spa. Lotteremo per far sì che la ghigliottina arrivi dove debba arrivare perché non è possibile far ricadere i problemi del Comune di Venezia nell’entroterra». Il sindaco – che già aveva provveduto a contattare, per via epistolare, i sindaci degli altri comuni limitrofi per sapere se anche a loro era giunto un così alto adeguamento indice Istat – si dichiara pronto ad andare fino in fondo. A interessare il comune salese, però, c’è anche il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che a partire dal 1. luglio entrerà nelle case dei cittadini. Questo nuovo sistema prevede un numero minimo e un numero massimo di conferimenti per ogni nucleo familiare e per ogni svuotamento in più ci sarà un importo di 0,70 centesimi da pagare. I conferimenti di cui ogni famiglia potrà usufruire sono prestabiliti: 94 se i componenti del nucleo familiare sono due, 115 se sono tre, 130 se sono quattro, 156 se sono cinque e 172 se sono sei. Per chi sfora ci sarà il pagamento dell’importo suddetto.
Parecchie sono le osservazioni emerse nell’ultimo Consiglio. «Molti utilizzeranno in modo improprio questo sistema – ha detto il capogruppo di Civica Insieme (Giuseppe Rodighiero – inoltre chi effettuerà i dovuti controlli?» Perplesso il consigliere Primo Bertoldo (Lista Salese): «C’è il rischio che andando a stravolgere il sistema anche i salesi portino fuori del territorio comunale i propri rifiuti».

Serenella Bettin

 

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