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«Tagli delle corse estive, tariffe aumentate del 10% ma del bando internazionale non c’è traccia»

VENEZIA – Spente le luci dei riflettori e delle proteste, sulle ferrovie venete viaggiano spediti solo gli aumenti dei biglietti. In cambio di consistenti tagli ai servizi estivi(meno34 corse al giorno), la giunta regionale ha approvato l’aumento del 10 per cento delle tariffe. Non ci sono notizie, neppure sulla rescissione del contratto a Trenitalia. «La gara?», si domanda il consigliere regionale Diego Bottacin di Verso Nord «chi l’ha vista? Il presidente, Luca Zaia ci ha tempestato di comunicati e annunci a gennaio, nel tentativo di cavalcare la legittima protesta dei pendolari esasperati dai disservizi di Trenitalia». Poi però, la giunta è rimasta del tutto inattiva. «È stata inviata la disdetta del contratto», prosegue Bottacin, «e Trenitalia ha almeno due certezze: può contare su un aumento delle tariffe del 10 per cento e su almeno un anno di proroga del contratto». L’attuale contratto scade il 31 dicembre di quest’anno ed è impensabile sperare che un nuovo gestore avvii l’attività dal 1 gennaio 2015. Fare una gara credibile, a cui partecipino diversi operatori europei in concorrenza tra loro, è molto complesso. Basti pensare che solo il valore di treni e locomotive in Veneto si aggira tra i 2,5-3 miliardi di euro. Per questo è ormai certa una proroga della gestione Trenitalia almeno per tutto il 2015. «Ma se vogliamo individuare un gestore del servizio ferroviario all’altezza delle esigenze dei pendolari e dei turisti veneti, pronto a partire dal 2016, bisogna cominciare a lavorare da subito», dice allarmato il consigliere regionale «anzi, ho il fondato sospetto che siamo già in ritardo». «Ho il sospetto», conclude Bottacin, «che non sia stato fatto nulla e che ci sia una precisa volontà politica di relegare nell’oblio il tema della concorrenza nel trasporto pubblico, in particolare di quello ferroviario. Invito il presidente Zaia a lavorare immediatamente per avviare tutte le procedure necessarie allo svolgimento di una gara. Le proteste si sono attenuate, soprattutto perché nessuno, né Zaia, né Chisso né tanto meno Trenitalia offrono alcuna risposta concreta. I disagi, invece sono rimasti quelli di sempre, mentre il costo del servizio è aumentato».

 

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