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I pendolari chiedono anche un accesso diretto alla stazione. Intervento della prefettura

«Un’entrata diretta dalla stazione, e la modifica delle rastrelliere. Ormai il bicipark è stato fatto e ce lo teniamo così, ma almeno cerchiamo di migliorarlo un pochino». Lucia Panareo è la portavoce dei pendolari che ogni giorno usano il nuovo bici park della stazione e che da tempo, dopo la sua inaugurazione, chiedono piccoli interventi per migliorarne l’utilizzo. Alcune modifiche alle rastrelliere – sono troppo strette e le bici si incastrano tra loro – sarebbero in arrivo, come conferma anche Avm, che ha realizzato e progettato l’opera. Ma intanto le proteste continuano. Tanto che, sulla vicenda, ieri ha deciso di intervenire, con una nota, la prefettura, che ha voluto ricordare come si fosse mossa nei confronti del Comune dopo le segnalazioni ricevute dai pendolari. E lo stesso comune, in una recente lettera destinata proprio alla prefettura, ha spiegato che «le rastrelliere sono state fatte tenendo conto di soluzioni già adottate anche in altri contesti urbani». E però basta andare al bicipark per rendersi conto del groviglio di manubri, groviglio che non c’era con le rastrelliere usate nel precedente bicipark, quello provvisorio di piazzale Favretti. E non a caso «è tuttavia in corso una verifica tecnica » fa sapere anche il Comune nella lettera alla prefettura, «per apportare delle modifiche ». Più difficilmente invece si potrà mettere mano alle rampe d’accesso – criticate dai pendolari – e altrettanto difficile sarà aprire un passaggio diretto per accedere ai binari. La protesta dei pendolari continuerà fino a quando non saranno sistemate almeno le rastrelliere.

(f.fur.)

 

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