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L’assemblea

È stato simbolicamente scelto il 2 giugno, Festa della Repubblica, per la seconda assemblea dei sottoscrittori dell’Associazione Poveglia. Sarà un momento in cui mettere assieme le competenze, le professionalità e le idee di tutti per mettere in campo proposte sull’uso pubblico dell’isola. L’assemblea, a cui sono stati invitati i 4.332 soci di Poveglia per tutti, si avvarrà di esperti di processi partecipativi affinché si giunga ad un risultato condiviso e rispettoso delle diverse opinioni. La procedura di “invito pubblico ad offrire” da parte del Demanio per l’isola di Poveglia, infatti, non si è conclusa ma è in attesa della decisione della Commissione che deve valutare la congruità della somma di 513 mila euro offerta da Umana per la concessione di 99 anni. Pur ritenendolo un bene non stimabile per il suo valore culturale e storico, l’Associazione Poveglia ritiene che il Demanio debba aver preventivato un valore ben superiore. «Per questo», scrivono i soci dell’Associazione inun comunicato, «vogliamo credere che non possa deliberarne la congruità. I recenti interventi di manutenzione ad opera del Magistrato alle Acque sulle rive e fondamenta di Poveglia, per circa 20 milioni di euro, sono solo una delle ragioni che avvalorano questa convinzione. Non sono però solo i ragionamenti contabili a stare dalla parte dell’ Associazione: la partecipazione e l’interesse che il progetto e le modalità di organizzazione hanno suscitato, in primis le linee guida basate sulla sostenibilità -ambientale, sociale, economica- parlano un nuovo linguaggio. Quaranta tecnici professionisti che vivono e operano nel nostro territorio, al lavoro da due mesi attorno a nove tavoli di lavoro, sono la pietra di volta. L’idea di una Poveglia pubblica e fruibile per tutti ha fatto breccia, è ora di immaginarne i contorni». Nata come «provocazione tra amici, l’iniziativa per bloccare la privatizzazione di Poveglia si è trasformata così in una mobilitazione popolare, andando ben oltre i confini della città di Venezia, con gruppi di simpatizzanti pure a NewYork, in Cile o sul Bosforo, l’attenzione dei media di tutto il mondo, e ben 16 mila sostenitori sulla pagina Facebook dell’associazione. Poveglia si trova a sud della Laguna, di fronte a Malamocco. I primi cenni storici riguardanti l’isola risalgono al periodo dell’occupazione longobarda: era infatti uno dei centri di reinsediamento delle popolazioni in fuga dai barbari. Poveglia rimase un centro florido fino al 1379, quando le famiglie illustri, che vi si erano stanziate, furono costrette a lasciare l’isola per lasciare il posto agli insediamenti militari atti a difendere la Serenissima. La storia dell’isola però inizia a farsi interessante verso la fine del 1700, quando fu adibita a lazzaretto, poi a stazione di quarantena marittima e infine a ospedale psichiatrico.

 

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