Gazzettino – Acque putride sul Naviglio “Riviera lasciata nel degrado”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
9
giu
2014
Gli imprenditori turistici attaccano Genio Civile ed enti locali: «Impossibile promuovere il territorio»
Lo sfalcio dell’erba lungo il naviglio realizzato a singhiozzo, ville pubbliche abbandonate, ponti mobili che si bloccano al passaggio delle barche e segnaletica praticamente inesistente. «La vocazione turistica della Riviera sembra più una chimera che un reale impegno da parte di Comuni ed enti sovracomunali coinvolti».
È l’amaro commento di Gabriele Baldan, responsabile Gruppo Imprenditori turistici della Riviera e tra i fautori dei premio Riviera Pulita che si svolge ogni anno in concomitanza con la manifestazione simbolo “Riviera Fiorita” a settembre. «I problemi sono tanti e conosciuti da almeno 20 anni, ma le soluzioni non arrivano – denuncia Baldan -. Quello dello sfalcio dell’erba sul naviglio è un esempio emblematico». Qualche settimana fa una processione religiosa con corteo acqueo lungo il naviglio a Oriago di Mira ha raccolto migliaia di residenti e di turisti, ma tutti hanno notato che la riva sinistra del naviglio era stata sfalciata e quella desta aveva l’erba alta oltre un metro. «Il servizio di sfalcio e la manutenzione delle rive del Naviglio è di competenza del Genio Civile – spiega l’imprenditore del Git Riviera – che però ha la responsabilità idraulica e quindi si limita a 2-3 sfalci all’anno, quando l’erba supera il metro: viene tagliata e abbandonata, così imputridisce sulle rive. Le rive invece vengono regolarmente tagliate solo in prossimità dei centri, come Mira e Dolo, solo perché se ne occupano gli addetti comunali. Insomma – prosegue Baldan – nonostante continue riunioni ed incontri, manca una regia unica che abbia come priorità la valorizzazione turistica della zona». Altra nota dolente sono le ville, ed in particolare Villa Widmann a Mira. «È l’unica dimora di proprietà pubblica, della Provincia, oltre a Villa Pisani che però è dello Stato – spiega l’imprenditore turistico – e sta vivendo un abbandono senza precedenti. A parte l’incuria del parco, non ci sono orari fissi di visita e quindi è impossibile indirizzare i turisti. Non parliamo della segnaletica di ville e beni storici, carente da anni e quella vecchia è fatiscente. Il turismo in Riviera è una risorsa