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«La sicurezza idraulica del territorio tra Padova e Venezia e il completamento dell’idrovia Padova-mare sono conciliabili».
Lo ha assicurato lunedì mattina l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Maurizio Conte, durante l’incontro avvenuto a Palazzo Balbi, di fronte a 13 sindaci del territorio padovano e veneziano, al «Comitato Intercomunale Brenta Sicuro» di Campolongo Maggiore, alle associazioni Legambiente, al Comitato «Opzione zero», al «Comitato Difesa Suolo» di Selvazzano (Pd) e al Comitato per la Salvaguardia del Territorio «Antonio Canova» di Vigonovo.
Le associazioni hanno presentato all’assessore oltre 2.500 firme di cittadini per chiedere più attenzione ai problemi idraulici di Brenta e Bacchiglione. Oltre a Conte era presente il Consigliere regionale Bruno Pigozzo.
La raccolte di firme è il risultato della sottoscrizione promossa in oltre 100 comuni delle provincie di Padova e Venezia per porre l’attenzione degli amministratori regionali sul rischio idraulico che incombe su tutto il territorio, padovano e veneziano, compreso tra i due fiumi, abitato da oltre 500.000 persone.
Il documento è stato inoltre sottoscritto dai dieci sindaci dei comuni della Riviera del Brenta e dai comuni padovani di Codevigo, Arzergrande, Piove di Sacco, Veggiano, Albignasego, Ponte San Nicolò, Veggiano, Albignasego e Padova.
Per completare l’opera servono circa 300 milioni di euro.
Secondo il progetto l’idrovia diventerà canale navigabile con chiatte per il trasporto delle merci e nello stesso tempo servirà come canale scolmatore in caso di piene di fiumi Brenta e Bacchiglione.
I fondi per completare l’opera saranno messi a disposizione dalla Comunità Europea e in tal senso la Regione del Veneto ha già fatto presente la questione al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Per accedere ai fondi europei è necessario presentare domanda entro il 31 dicembre 2014.

(v.com.)

 

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