Gazzettino – Dolo. Intervenuta l’Arpav, inquinamento scongiurato.
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18
giu
2014
DOLO – Il rogo, scoppiato all’alba, è partito da una scintilla del ventilatore
Incendio, un milione di danni
Distrutti un capannone e quattro sofisticati robot alla “Polplastic spa”
DOLO – Rogo all’alba in un’azienda di materie plastiche. Paura e danni per un milione di euro
SOCCORSI – Non risultano persone ustionate o intossicate, i pompieri hanno spento l’incendio in meno di due ore
IN ZONA INDUSTRIALE – Mattina di fumo, fiamme e tanta paura. Fumo, fiamme e tanta paura ieri mattina all’alba in via Cazzaghetto nella zona industriale di Arino, per un incendio scoppiato alla Polplastic.
Intervenuta l’Arpav, inquinamento scongiurato
È partito tutto da una scintilla sul ventilatore, ora una storica azienda di Dolo dovrà fare i conti con ingenti danni che potrebbero sfiorare il milione di euro. Fumo, fiamme e tanta paura ieri mattina all’alba in via Cazzaghetto nella zona industriale di Arino, dove ha preso completamente fuoco l’impianto di verniciatura della ditta «Polplastic Spa», storico gruppo imprenditoriale della Riviera che da oltre 40 anni si occupa di progettazione, stampaggio e verniciatura di materiale plastico lavorando in vari settori come quello motociclistico, quello del giardinaggio e quello dell’arredamento.
Uno stabilimento molto grosso che conta oltre 120 dipendenti, piombati ieri mattina nell’incubo. L’incendio è di natura accidentale, a prender fuoco è stata una porzione da 1.600 metri quadri di uno dei grandi capannoni dell’azienda. Per fortuna si tratta di una porzione chiusa, in questo modo le fiamme non hanno potuto propagarsi anche all’esterno. Eppure i danni sono stati comunque molto ingenti: pare infatti che siano andati distrutti quattro sofisticati robot più alcune pompe per la distribuzione della vernice.
L’incendio è divampato attorno alle 5.30, l’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono piombate varie squadre dei Vigili del Fuoco di Mira e Mestre, oltre ai carabinieri della tenenza di Dolo. L’alta cappa di fumo ha catturato presto l’attenzione di decine di residenti e lavoratori, la caserma dei vigili del fuoco di Mestre è stata così tempestata di telefonate impaurite. Non risultano persone ustionate o intossicate, i pompieri hanno spento l’incendio in meno di due ore, lavorando poi tutta la mattinata per mettere in sicurezza l’area e scongiurare il pericolo di presenza di altri focolai.
Sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’Arpav perché la grande paura era legata alla possibile emissioni di fumi inquinanti, una paura presto allontanata perché è stato appurato che le vernici sono collocate in una zona separata non coinvolta dall’incendio. Nessun problema di salute, quindi. La quantificazione dei danni è ancora in corso, si parla comunque di varie centinaia di migliaia di euro. Per rimettere in sesto l’impianto incendiato ci vorranno alcuni mesi, ma dall’azienda garantiscono che non ci saranno problemi occupazionali: «I 25 lavoratori di quel settore saranno reimpiegati in altre mansioni – garantiscono i titolari -. Negli altri impianti il lavoro è già ripartito regolarmente, in ogni caso grazie ai vigili del fuoco per l’intervento così tempestivo».
Gabriele Pipia