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Arino. Le analisi effettuate dai tecnici dell’Agenzia regionale escludono pericoli

Gli operai che lavorano nel settore danneggiato saranno spostati in altre aree

DOLO – Le analisi sui terreni, sull’acqua e sull’aria fatte dai tecnici dell’Arpav dopo l’incendio alla PolPlastic di Arino danno risultati incoraggianti. L’incendio ha coinvolto il reparto verniciatura dei manufatti in materiale plastico prodotti dalla ditta. Per spegnerlo sono state necessarie tre squadre di pompieri. Per dipanare ogni dubbio sulla pericolosità dei fumi immessi nell’ambiente sono state fatte delle analisi dai tecnici dell’Arpav. «Viste le condizioni meteorologiche, con provenienza del vento da nord-nord-est e la vicinanza (circa 200 metri) della zona residenziale» spiegano i tecnici dell’Arpav «sono stati effettuati, sottovento rispetto al capannone interessato dall’incendio, campionamenti di aria con canister, e delle misure istantanee di Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), in particolare nell’area dell’abitazione (civico 130 b) più vicina alla zona dell’evento». I risultati sono incoraggianti e fanno tirare un sospiro di sollievo al sindaco di Dolo Maria Maddalena Gottardo che li attendeva. «Le concentrazioni» spiegano i tecnici «hanno valori di poco superiori ai valori di picco che si possono rilevare in presenza di elevato traffico diesel, mentre le analisi non hanno evidenziato presenza di composti aromatici tipici dei prodotti di combustione, ma concentrazioni in tracce dei solventi utilizzati nelle operazioni di verniciatura». Con un secondo sopralluogo, eseguito in ieri tarda mattinata, si è chiuso l’intervento dell’Arpav. Sulle cause dell’incendio nell’azienda i militari dell’Arma e i pompieri intervenuti per fare i rilievi non hanno dubbi: si è trattato di incidente causato dal surriscaldamento di una ventola. Temporaneamente gli operai che lavoravano nel settore danneggiato dall’incendio saranno spostati in altre aree dello stabilimento.

Alessandro Abbadir

 

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