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Gazzettino – Poveglia, Brugnaro ricorre al Tar

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

25

giu

2014

Brugnaro impugna al Tar il rifiuto del Demanio

Brugnaro non ci sta. E passa al contrattacco facendo ricorso al Tar. La comunicazione del Demanio, a mezzo raccomandata ed e-mail certificata, attraverso cui il 10 giugno scorso è stata notificata la non congruità dell’offerta (513mila euro) per l’isola di Poveglia, ha avuto bisogno di 15 giorni per suscitare le reazioni dell’imprenditore veneto. Ma alla fine l’effetto l’ha sortito eccome. Luigi Brugnaro, patron della Reyer e del Gruppo Umana, ha deciso di passare ai fatti. Dopo due settimane di valutazioni, Brugnaro, nella giornata di ieri, ha fatto sapere di aver dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al Tar del Veneto, “avverso la decisione assunta dal Demanio sulla non congruità dell’offerta presentata per l’aggiudicazione dei diritti di superficie”, come recita la nota dell’imprenditore. Che non si limita a questo, invitando ora il Demanio a farsi carico delle necessarie opere di bonifica e messa in sicurezza dell’intero complesso monumentale e ambientale dell’isola, al fine di evitare ulteriori danni derivanti dall’abbandono dell’isola. Brugnaro si era infatti detto disposto ad investire, oltre ai 513mila euro, anche una cifra variabile tra i 20 e i 40 milioni di euro, per restaurare completamente l’isola di Poveglia con un progetto di un centro medico. La non congruità dell’offerta aveva suscitato gioia nell’altro concorrente all’offerta pubblica a contrarre, l’associazione “Poveglia per tutti”, che si era dichiarata entusiasta della, a suo dire, corretta risposta del Demanio. C’è però rammarico nelle parole di uno dei portavoce, Lorenzo Pesola, per la decisione dell’imprenditore di ricorrere al Tar: «In seguito al rifiuto da parte del Demanio di accogliere la sua proposta economica, l’associazione si è immediatamente candidata per la cura e la gestione di Poveglia. Ora questo secondo intervento da parte di Brugnaro renderà più difficoltosa la possibilità che questa ampia e trasversale comunità di oltre 4mila 500 persone possa farsi carico di questo pezzo di storia veneziana, restituendola al largo pubblico».
Poveglia per tutti si è quindi espressa anche sul merito del ricorso al Tar, definendolo privo di fondamento: «Anche volendo ammettere che sia possibile vendere un pezzo dello Stato come l’isola di Poveglia, è chiaro come il suo valore commerciale sia nettamente diverso dall’offerta proposta da Brugnaro».

Tomaso Borzomi

 

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