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GUASTI E DISAGI NELLE FERROVIE

CONEGLIANO – «Ferrovia troppo fragile, i sindaci vadano in pressing su Zaia». Il mercoledì mattina nero della tratta Sacile – Conegliano non è passato inosservato ai pendolari che utilizzano il treno per andare a lavorare o studiare a Treviso, Venezia e Padova. In particolare i forti ritardi ai treni per il capoluogo provocati dal guasto all’infrastruttura dovuto al maltempo hanno messo sul piede di guerra gli attivisti del comitato «Il treno dei desideri», che raggruppa i pendolari dell’alto trevigiano. Per molti di loro, infatti, l’orario cadenzato entrato in vigore 6 mesi fa ha riservato la brutta sorpresa della «rottura di carico» a Conegliano, ossia l’addio ai treni diretti dalla montagna per Venezia e la necessità di scendere da un treno e salire su un altro per andare a Treviso e oltre. Mercoledì, per il maltempo, alcune coincidenze sono saltate e i ritardi all’arrivo sono stati all’ordine del giorno. «Assistiamo allibiti alla debacle del sistema ferroviario a causa, pare, delle condizioni meteorologiche» spiega il comitato di cui è portavoce per il vittoriese Diego Tiozzo. «Il treno dei desideri» apre un ragionamento più ampio, che non si ferma al singolo episodio di mercoledì: «è ormai da anni che si verificano puntuali, al primo temporale, criticità a causa della fragilità infrastrutturale del sistema ferroviario veneto – friulano. Al di là di questo, ciò che pare maggiormente criticabile è la totale mancanza di informazione nei confronti degli utenti del treno: nessuna informazione nelle stazioni, né a bordo dei convogli, né da parte del personale».
Tutto questo, secondo il gruppo di pendolari, «rafforza l’idea che il sistema ferroviario del Veneto sia giunto al capolinea.

Luca Anzanello

 

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