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L’imprenditore ha impugnato la decisione del Demanio

POVEGLIA – Dura presa di posizione dei 4mila 378 soci che si sono candidati alla gestione

Il ricorso al Tar del patron di Umana rischia di allungare i tempi. «E il degrado dell’isola va avanti»

L’associazione Poveglia per tutti parte al contrattacco e si scaglia contro la decisione dell’imprenditore di “Umana” Luigi Brugnaro di impugnare al Tar, la decisione dell’agenzia del Demanio di ritenere non congrua la sua offerta di 513mila euro e di togliere l’isola dal mercato. In una nota diffusa ieri, l’associazione ribadisce come non sia possibile acquistare a 513mila euro un’isola per cui, circa 15 anni fa, sono stati spesi dallo Stato ben 22 milioni di euro per i soli marginamenti delle rive. E, nel contempo, invita l’imprenditore a ritirarsi: «Ci chiediamo quali incomprensibili ragioni portino il presidente di Umana, che dice di avere a cuore le aspirazioni dei suoi concittadini, a voler far perdere tempo allo Stato con l’unico risultato di osteggiare un’iniziativa popolare che ha restituito ottimismo ed entusiasmo ai veneziani».
Tra i 4.378 soci serpeggia un diffuso malcontento derivante dallo spauracchio-burocrazia. Sì, perché una delle accuse che muovono gli associati è quella di interferire con il processo di gestione dell’isola. Con la procedura di Brugnaro di impugare al Tar la decisione, a detta dell’associazione, si rischierebbe di andare incontro a lungaggini che porterebbero l’isola ad essere trascurata per un ulteriore lasso temporale. Tempo che invece la comunità potrebbe utilizzare già da ora per operare sul territorio. In merito, viene anche posto l’accento sul fatto che sia la seconda volta che Brugnaro interferisca con l’associazione, evidenziando come già la partecipazione all’invito pubblico ad offrire sia stato di intralcio allo sforzo collettivo di più di 4mila cittadini. I quali «desiderano riprendersi cura del territorio con responsabilità e fiducia reciproca, attraverso un ecosistema di conoscenze variegate ed eterogenee». Da ultimo, nella nota, si evidenzia anche come «La holding Umana SpA pur sapendo di non avere chances sul ricorso, data la natura di “invito pubblico ad offrire” e non di “asta” della procedura avviata dal Demanio, agisce come se Poveglia fosse già un suo dominio. Ebbene, non lo è».

 

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