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Ascom: «Le conseguenze sono gravi»

Prima il Tribunale, poi il Giudice di Pace, lo smantellamento dell’ospedale e ora la sezione Inps che pare destinata a chiudere; uffici pubblici e servizi che, oltre a fornire un utilità pratica al paese, costituivano un indiscutibile vantaggio economico per le attività commerciali. Dolo sta pian piano perdendo gran parte delle sue risorse ed a risentirne sono anche gli esercenti. «Sono preoccupato perché questa situazione ha gravi conseguenze sulle attività commerciali – dichiara il presidente dell’Ascom Riviera del Brenta Ennio Matterazzo – Non è dovuta a scelte degli amministratori locali che anzi sono impossibilitati ad operare, pur in presenza di disponibilità giacenti, a causa del patto di stabilità che li costringe a razionalizzazioni della spesa che non tengono conto degli effetti devastanti sui territori».
Il parere del presidente è condiviso anche dalla figlia Francesca che fa parte dell’associazione e che in passato è stata promotrice d’iniziative di successo come la Notte bianca e l’Albero dei commercianti. Purtroppo però la Notte Bianca, che avrebbe dovuto ripetersi il primo sabato di luglio, non si farà. «I commercianti in questo momento non se la sono sentita d’investire nonostante il successo, con quasi trentamila presenze, che c’era stato l’anno scorso. Alla nostra proposta di ripeterlo hanno aderito solo una decina di attività sulle oltre cento interpellate». Cosa si può fare per uscirne? «Stiamo studiando delle soluzione ma non è facile trovarle – Ammette Francesca Matterazzo – Pensavo di proporre, anche considerato che il Comune ha liberalizzato i parcheggi a pagamento durante l’orario della pausa pranzo, di studiare una convenzione fra negozi e locali di ristorazione per aperture continuative degli negozi, magari una volta la settimana, per richiamare la clientela anche in orari diversi» .

Lino Perini

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